Le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e discriminazione razziale che si ravvisano frequentemente tra i giovani, avvengono soprattutto attraverso l’utilizzo di social network e altre forme di interazione online. I discorsi d’odio (hate speech) oggi rappresentano, in modo sempre più allarmante, una delle modalità comunicative più diffuse e pervasive nello spazio pubblico e privato, online e non solo. Accanto al proliferare dei discorsi d’odio alcuni studi mettono in evidenza l’emergere di gruppi, o vere e proprie “comunità”, che, nelle espressioni di odio e rifiuto dell’altro, trovano un’opportunità di riconoscimento e coesione sociale. Per ragionare su alcune risposte educative utili a sensibilizzare i giovani e arginare tali forme di discriminazione, il contributo individuerà nell’ambito delle good communities (pratiche di comunità) alcune possibili soluzioni di contrasto alle forme comunitarie violente e nella community of inquiry proposta dalla P4C uno strumento per imparare a dialogare con gli altri e a cooperare alla ricerca comune di forme comunicative e relazionali non violente e di contrasto ai discorsi d’odio.

Ripensare le comunità. Il contributo della “community of inquiry” nel contrasto ai discorsi d’odio

Ilardo M.
;
Salinaro M.
2021

Abstract

Le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e discriminazione razziale che si ravvisano frequentemente tra i giovani, avvengono soprattutto attraverso l’utilizzo di social network e altre forme di interazione online. I discorsi d’odio (hate speech) oggi rappresentano, in modo sempre più allarmante, una delle modalità comunicative più diffuse e pervasive nello spazio pubblico e privato, online e non solo. Accanto al proliferare dei discorsi d’odio alcuni studi mettono in evidenza l’emergere di gruppi, o vere e proprie “comunità”, che, nelle espressioni di odio e rifiuto dell’altro, trovano un’opportunità di riconoscimento e coesione sociale. Per ragionare su alcune risposte educative utili a sensibilizzare i giovani e arginare tali forme di discriminazione, il contributo individuerà nell’ambito delle good communities (pratiche di comunità) alcune possibili soluzioni di contrasto alle forme comunitarie violente e nella community of inquiry proposta dalla P4C uno strumento per imparare a dialogare con gli altri e a cooperare alla ricerca comune di forme comunicative e relazionali non violente e di contrasto ai discorsi d’odio.
2021
Contesti per pensare. Riflessioni su pedagogia, indagine filosofica e comunità di ricerca
116
130
Ilardo M., Salinaro M.
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