Il contributo intende delineare il rapporto tra Maria Montessori e le narrazioni per ragazzi alla luce dei suoi scritti, ma pure sulla base delle indicazioni che taluni studiosi e seguaci della Dottoressa hanno prodotto in merito. Maria Montessori dedica ai libri per bambini alcune brevi ma significative pagine. Nel saggio "Il segreto dell’infanzia" uscito in prima edizione nel 1938, poi ripubblicato nel 1950, la Dottoressa nota come l’aumentata attenzione degli adulti verso i bambini emerga chiaramente dalla diffusione sempre più ampia di opere teatrali, libri e riviste per le giovani generazioni. Dai suoi scritti emerge anche la forte connessione che a suo avviso esiste tra lettura e linguaggio logico: non basta l’acquisizione delle strumentalità legate all’alfabetizzazione per godere pienamente di un libro; è necessario invece che l’alfabetizzazione sia agganciata al pensiero logico, perché solo così è possibile comprendere che la comunicazione scritta serve a trasmettere le idee e le richieste degli altri.
Grandi William (2021). La letteratura per l'infanzia nelle riflessioni di Maria Montessori: tracce di una pedagogia della narrazione come espressione di logica, estetica e cambiamento sociale. Lecce-Rovato (BS) : Pensa MultiMedia.
La letteratura per l'infanzia nelle riflessioni di Maria Montessori: tracce di una pedagogia della narrazione come espressione di logica, estetica e cambiamento sociale
Grandi William
2021
Abstract
Il contributo intende delineare il rapporto tra Maria Montessori e le narrazioni per ragazzi alla luce dei suoi scritti, ma pure sulla base delle indicazioni che taluni studiosi e seguaci della Dottoressa hanno prodotto in merito. Maria Montessori dedica ai libri per bambini alcune brevi ma significative pagine. Nel saggio "Il segreto dell’infanzia" uscito in prima edizione nel 1938, poi ripubblicato nel 1950, la Dottoressa nota come l’aumentata attenzione degli adulti verso i bambini emerga chiaramente dalla diffusione sempre più ampia di opere teatrali, libri e riviste per le giovani generazioni. Dai suoi scritti emerge anche la forte connessione che a suo avviso esiste tra lettura e linguaggio logico: non basta l’acquisizione delle strumentalità legate all’alfabetizzazione per godere pienamente di un libro; è necessario invece che l’alfabetizzazione sia agganciata al pensiero logico, perché solo così è possibile comprendere che la comunicazione scritta serve a trasmettere le idee e le richieste degli altri.File | Dimensione | Formato | |
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