Una delle distorsioni che occorre evitare nella costruzione di un campione tipologico è legata al numero dei parlanti di una lingua. È ovvio che il successo o l’insuccesso di una lingua non dipendono da alcun tratto strutturale. Nella grammatica di una lingua, cioè, non c’è nulla che possa orientarne i destini. Molto meno ovvio è che il numero dei parlanti non possa influenzare la struttura del sistema di una lingua e che, quindi, non possa essere considerato come un parametro pertinente per un’indagine tipologica. In questo contributo cercherò di mostrare come la dimensione e l’articolazione interna delle comunità linguistiche possano in effetti condizionare la configurazione tipologica, focalizzando tre situazioni. La prima riguarda il rapporto tra diversità inter- e intralinguistica. La seconda concerne la tendenza dei tipi più rari o ‘recessivi’ a stabilizzarsi in comunità ridotte e isolate. La seconda si riferisce invece alle possibili peculiarità della varietà standard-normativa all’interno di diasistemi complessi in uso in comunità molto numerose e internamente articolate.

Fattori sociolinguistici e costruzione del campione tipologico. Su alcune possibili interazioni tra tipologia e sociolinguistica

Grandi N.
2021

Abstract

Una delle distorsioni che occorre evitare nella costruzione di un campione tipologico è legata al numero dei parlanti di una lingua. È ovvio che il successo o l’insuccesso di una lingua non dipendono da alcun tratto strutturale. Nella grammatica di una lingua, cioè, non c’è nulla che possa orientarne i destini. Molto meno ovvio è che il numero dei parlanti non possa influenzare la struttura del sistema di una lingua e che, quindi, non possa essere considerato come un parametro pertinente per un’indagine tipologica. In questo contributo cercherò di mostrare come la dimensione e l’articolazione interna delle comunità linguistiche possano in effetti condizionare la configurazione tipologica, focalizzando tre situazioni. La prima riguarda il rapporto tra diversità inter- e intralinguistica. La seconda concerne la tendenza dei tipi più rari o ‘recessivi’ a stabilizzarsi in comunità ridotte e isolate. La seconda si riferisce invece alle possibili peculiarità della varietà standard-normativa all’interno di diasistemi complessi in uso in comunità molto numerose e internamente articolate.
2021
Tipologia e sociolinguistica: verso un approccio integrato allo studio della variazione
81
100
Grandi N.
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