L’emergenza pandemica da Covid-19 ha espresso nella scuola – a livello mondiale – alcuni tra i suoi effetti più dirompenti e con un bilancio a lungo termine ancora difficile da quantificare. In particolare, dal 5 marzo 2020 è stato chiesto all’istruzione italiana di passare da una modalità classica in presenza ad una modalità a distanza, senza percorsi emergenziali precedentemente esplorati e testati. Il presente lavoro origina dagli sforzi attivati dalla società scientifica SIRD nell’analizzare, in collaborazione con le Associazioni Insegnanti, il vissuto professionale dei docenti di ogni grado scolastico, improvvisamente costretti durante il periodo di lockdown, a riadattare la propria didattica. Si intende nel dettaglio analizzare come i docenti della regione Emilia-Romagna abbiano reagito all’emergenza analizzando innanzitutto la loro percezione dell’ammontare di studenti “dispersi” durante l’emergenza sanitaria, oltre che osservarne gli esiti in termini di rimodulazione della didattica, di strategie didattiche utilizzate, di collaborazioni da cui attingere supporto, di aspetti di criticità riconducibili sia alla DAD in sé che alle relazioni con colleghi e genitori, infine della valutazione dell’esperienza didattica nei suoi vari aspetti. I dati mostrano come la DAD abbia evidenziato criticità importanti di sostenibilità, soprattutto per quanto concerne il supporto agli apprendimenti e la possibilità di garantirlo per tutti gli studenti.
Ciani Andrea, Ricci Aurora (2021). La didattica a distanza nella scuola in emergenza. Uno sguardo quantitativo sui/lle docenti dell’Emilia Romagna = Distance teaching and learning at school in the emergency. A quantitative view of teachers in Emilia Romagna. Lecce ; Rovato : Pensa MultiMedia.
La didattica a distanza nella scuola in emergenza. Uno sguardo quantitativo sui/lle docenti dell’Emilia Romagna = Distance teaching and learning at school in the emergency. A quantitative view of teachers in Emilia Romagna
Ciani Andrea;Ricci Aurora
2021
Abstract
L’emergenza pandemica da Covid-19 ha espresso nella scuola – a livello mondiale – alcuni tra i suoi effetti più dirompenti e con un bilancio a lungo termine ancora difficile da quantificare. In particolare, dal 5 marzo 2020 è stato chiesto all’istruzione italiana di passare da una modalità classica in presenza ad una modalità a distanza, senza percorsi emergenziali precedentemente esplorati e testati. Il presente lavoro origina dagli sforzi attivati dalla società scientifica SIRD nell’analizzare, in collaborazione con le Associazioni Insegnanti, il vissuto professionale dei docenti di ogni grado scolastico, improvvisamente costretti durante il periodo di lockdown, a riadattare la propria didattica. Si intende nel dettaglio analizzare come i docenti della regione Emilia-Romagna abbiano reagito all’emergenza analizzando innanzitutto la loro percezione dell’ammontare di studenti “dispersi” durante l’emergenza sanitaria, oltre che osservarne gli esiti in termini di rimodulazione della didattica, di strategie didattiche utilizzate, di collaborazioni da cui attingere supporto, di aspetti di criticità riconducibili sia alla DAD in sé che alle relazioni con colleghi e genitori, infine della valutazione dell’esperienza didattica nei suoi vari aspetti. I dati mostrano come la DAD abbia evidenziato criticità importanti di sostenibilità, soprattutto per quanto concerne il supporto agli apprendimenti e la possibilità di garantirlo per tutti gli studenti.File | Dimensione | Formato | |
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