Il presente contributo prende in esame alcuni profili di diritto dell’informatica del contenzioso insorto fra la piattaforma digitale di food delivery Deliveroo e le associazioni sindacali ricorrenti a tutela dei rider sul carattere discriminatorio del sistema algoritmico che determina la capacità dei medesimi di poter prestare il proprio lavoro sulla piattaforma. L’ordinanza in commento accerta la natura di- scriminatoria della condotta aziendale posta in essere attraverso il sistema algoritmico e accoglie la domanda risarcitoria delle ricorrenti al fine di ristorare il danno e prevenire ulteriori manifestazioni di simili condotte. Dopo aver ricostruito il caso e i principali punti del ragionamento della giudice, gli autori si soffermano nell’esaminare brevemente tre questioni che rendono importante la pronuncia in esame: l’analisi del caso in esame come esempio di discriminazione algoritmica; l’attinenza del caso al regime normativo sulla privacy, pur non rilevata in sede di ricorso; il sindacato giudiziale dei meccanismi di funzionamento delle nuove forme di gestione algoritmica del lavoro e dei comportamenti sociali. Concludono brevi valutazioni sugli scenari futuri per una regolamentazione dei sistemi algorit- mici nell’ambito del capitalismo delle piattaforme.
Federico Galli, Francesco Godano (2021). Il rapporto di lavoro dei riders e la natura discriminatoria delle condizioni di accesso al lavoro dell’algoritmo Frank. DIRITTO DI INTERNET, 3(2), 275-288.
Il rapporto di lavoro dei riders e la natura discriminatoria delle condizioni di accesso al lavoro dell’algoritmo Frank
Federico GalliCo-primo
;Francesco GodanoCo-primo
2021
Abstract
Il presente contributo prende in esame alcuni profili di diritto dell’informatica del contenzioso insorto fra la piattaforma digitale di food delivery Deliveroo e le associazioni sindacali ricorrenti a tutela dei rider sul carattere discriminatorio del sistema algoritmico che determina la capacità dei medesimi di poter prestare il proprio lavoro sulla piattaforma. L’ordinanza in commento accerta la natura di- scriminatoria della condotta aziendale posta in essere attraverso il sistema algoritmico e accoglie la domanda risarcitoria delle ricorrenti al fine di ristorare il danno e prevenire ulteriori manifestazioni di simili condotte. Dopo aver ricostruito il caso e i principali punti del ragionamento della giudice, gli autori si soffermano nell’esaminare brevemente tre questioni che rendono importante la pronuncia in esame: l’analisi del caso in esame come esempio di discriminazione algoritmica; l’attinenza del caso al regime normativo sulla privacy, pur non rilevata in sede di ricorso; il sindacato giudiziale dei meccanismi di funzionamento delle nuove forme di gestione algoritmica del lavoro e dei comportamenti sociali. Concludono brevi valutazioni sugli scenari futuri per una regolamentazione dei sistemi algorit- mici nell’ambito del capitalismo delle piattaforme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.