Il saggio - pubblicato in un numero monografico della rivista interamente dedicato agli atti di un convegno internazionale sul tema I movimenti cooperativi europei fra la prima e la seconda guerra mondiale svoltosi a Bologna il 30 e 31 gennaio 2009 – analizza il rapporto cooperazione/fascismo attraverso un campo specifico di osservazione, vale a dire il settore della produzione e del lavoro. In questo caso si manifestano tutte le linee operative del fascismo nei confronti del mondo della cooperazione: la chiusura di quelle imprese che apparivano eccessivamente politicizzate, l’indifferenza nei confronti di quelle ritenute neutre, e l’apertura di nuove realtà produttive in campi funzionali alla politica economica del regime. L’analisi poi di un caso specifico come quello della cooperativa ceramica di Imola mostra poi un altro aspetto: l’intervento del fascismo nell’organizzazione dell’azienda attraverso l’imposizione di un nuovo statuto ispirato ai principi corporativi, segnale della fascistizzazione di un impresa di lontana origine, ma importante nell’economia regionale , anche nazionale.
F. Tarozzi (2009). Le imprese cooperative manifatturiere in Italia. RIVISTA DELLA COOPERAZIONE, 2, 173-184.
Le imprese cooperative manifatturiere in Italia
TAROZZI, FIORENZA
2009
Abstract
Il saggio - pubblicato in un numero monografico della rivista interamente dedicato agli atti di un convegno internazionale sul tema I movimenti cooperativi europei fra la prima e la seconda guerra mondiale svoltosi a Bologna il 30 e 31 gennaio 2009 – analizza il rapporto cooperazione/fascismo attraverso un campo specifico di osservazione, vale a dire il settore della produzione e del lavoro. In questo caso si manifestano tutte le linee operative del fascismo nei confronti del mondo della cooperazione: la chiusura di quelle imprese che apparivano eccessivamente politicizzate, l’indifferenza nei confronti di quelle ritenute neutre, e l’apertura di nuove realtà produttive in campi funzionali alla politica economica del regime. L’analisi poi di un caso specifico come quello della cooperativa ceramica di Imola mostra poi un altro aspetto: l’intervento del fascismo nell’organizzazione dell’azienda attraverso l’imposizione di un nuovo statuto ispirato ai principi corporativi, segnale della fascistizzazione di un impresa di lontana origine, ma importante nell’economia regionale , anche nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.