La cospicua presenza di minori di origine straniera in Italia è un dato oramai consolidato da una decina di anni. Grazie al processo di scolarizzazione, essi apprendono la lingua italiana e familiarizzano con le pratiche culturali del nostro Paese molto più rapidamente rispetto ai propri genitori e per questo motivo contribuiscono al processo di integrazione dell’intera famiglia fungendo da mediatori linguistici e culturali per coloro che ancora non parlano italiano. Queste pratiche di mediazione linguistico culturale ad opera di minori stranieri vengono definite dalla letteratura internazionale Child Language Brokering (CLB) e non solo sono svolte a favore della famiglia, ma anche per facilitare l’inserimento di compagni stranieri neo-arrivati appartenenti alla loro stessa comunità linguistica d’origine. L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire una descrizione del fenomeno di Child Language Brokering nell’ottica della dinamica evolutiva delle conoscenze. Dopo aver presentato in dettaglio la pratica della mediazione linguistico culturale ad opera di minori bilingui e averne esposto le caratteristiche principali, il presente studio mostrerà il contributo dell’attività accademica svolta in Italia fino ad ora su questo argomento e si concentrerà sulla proposta di attività che possano mettere in valore il contributo prezioso che i minori stranieri apportano sia per l’integrazione della propria famiglia in Italia sia per l’inserimento nel mondo della scuola di coetanei neoarrivati appartenenti alla loro comunità linguistica.
Canevaro Andrea, Ceccoli Federica (2021). Bambini mediatori delle conoscenze. Una dinamica evolutiva?. L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE, 20(1), 20-46 [10.14605/ISS2012102].
Bambini mediatori delle conoscenze. Una dinamica evolutiva?
Canevaro Andrea
;Ceccoli Federica
2021
Abstract
La cospicua presenza di minori di origine straniera in Italia è un dato oramai consolidato da una decina di anni. Grazie al processo di scolarizzazione, essi apprendono la lingua italiana e familiarizzano con le pratiche culturali del nostro Paese molto più rapidamente rispetto ai propri genitori e per questo motivo contribuiscono al processo di integrazione dell’intera famiglia fungendo da mediatori linguistici e culturali per coloro che ancora non parlano italiano. Queste pratiche di mediazione linguistico culturale ad opera di minori stranieri vengono definite dalla letteratura internazionale Child Language Brokering (CLB) e non solo sono svolte a favore della famiglia, ma anche per facilitare l’inserimento di compagni stranieri neo-arrivati appartenenti alla loro stessa comunità linguistica d’origine. L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire una descrizione del fenomeno di Child Language Brokering nell’ottica della dinamica evolutiva delle conoscenze. Dopo aver presentato in dettaglio la pratica della mediazione linguistico culturale ad opera di minori bilingui e averne esposto le caratteristiche principali, il presente studio mostrerà il contributo dell’attività accademica svolta in Italia fino ad ora su questo argomento e si concentrerà sulla proposta di attività che possano mettere in valore il contributo prezioso che i minori stranieri apportano sia per l’integrazione della propria famiglia in Italia sia per l’inserimento nel mondo della scuola di coetanei neoarrivati appartenenti alla loro comunità linguistica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bambini Mediatori_Ceccoli.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate (CCBYNCND)
Dimensione
184.96 kB
Formato
Adobe PDF
|
184.96 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.