La microarchitettura dell’osso trabecolare è stata tradizionalmente studiata mediante tecniche di microscopia ottica ed elettronica a scansione [1,2], mentre i parametri strutturali sono determinati tramite misure stereologiche [3]. Recentemente si sono rese disponibili tecniche ad alta risoluzione 3D per misure non distruttive quali la micro-computed tomography (µ-CT) e la micro-Magnetic Resonance Imaging (µ-MRI). Applicate a piccoli animali, queste tecniche forniscono una risoluzione spaziale tale che le dimensioni del voxel risultano più piccole delle strutture da esaminare, fornendo la possibilità di analisi quantitative con parametri in grado di descrivere la complessa struttura 3D dell’osso trabecolare. In particolare, studi a Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) del tessuto osseo stanno assumendo sempre maggiore importanza sia ex vivo che in vivo. In questo studio sono state analizzate vertebre lombari di ratto con μ-MRI 3D ad una risoluzione spaziale apparente di (20 µm)3. La segmentazione delle immagini, necessaria per la determinazione quantitativa dei parametri strutturali nei volumi di interesse selezionati, è stata realizzata utilizzando un nuovo metodo semi-quantitativo a soglia variabile [4]. Le eterogeneità strutturali così ottenute entro la vertebra sono state validate mediante confronto con µ-CT.
M. Gombia, M. Palombarini, P. Fantazzini, G. Giavaresi, A. Parrilli, M. Fini, et al. (2009). Architettura trabecolare in vertebre di ratto mediante 3D-µ-MRI e nuovo metodo di segmentazione a soglia variabile. REGGIO EMILIA : AIFM.
Architettura trabecolare in vertebre di ratto mediante 3D-µ-MRI e nuovo metodo di segmentazione a soglia variabile
GOMBIA, MIRKO;FANTAZZINI, PAOLA;
2009
Abstract
La microarchitettura dell’osso trabecolare è stata tradizionalmente studiata mediante tecniche di microscopia ottica ed elettronica a scansione [1,2], mentre i parametri strutturali sono determinati tramite misure stereologiche [3]. Recentemente si sono rese disponibili tecniche ad alta risoluzione 3D per misure non distruttive quali la micro-computed tomography (µ-CT) e la micro-Magnetic Resonance Imaging (µ-MRI). Applicate a piccoli animali, queste tecniche forniscono una risoluzione spaziale tale che le dimensioni del voxel risultano più piccole delle strutture da esaminare, fornendo la possibilità di analisi quantitative con parametri in grado di descrivere la complessa struttura 3D dell’osso trabecolare. In particolare, studi a Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) del tessuto osseo stanno assumendo sempre maggiore importanza sia ex vivo che in vivo. In questo studio sono state analizzate vertebre lombari di ratto con μ-MRI 3D ad una risoluzione spaziale apparente di (20 µm)3. La segmentazione delle immagini, necessaria per la determinazione quantitativa dei parametri strutturali nei volumi di interesse selezionati, è stata realizzata utilizzando un nuovo metodo semi-quantitativo a soglia variabile [4]. Le eterogeneità strutturali così ottenute entro la vertebra sono state validate mediante confronto con µ-CT.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.