Il presente scritto offre una approfondita analisi dell’ordinanza n. 10371 del 4 febbraio 2020, con la quale la Cassazione ha sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla normativa italiana di recepimento del MAE, inerente i motivi di rifiuto alla consegna. In particolare, la Corte, sulla scorta dell’evoluzione giurisprudenziale interna e sovranazionale in materia di cittadinanza e cooperazione giudiziaria, propone una interpretazione costituzionalmente e convenzionalmente orientata che consenta anche allo straniero residente o dimorante in Italia di avvalersi della clausola di rifiuto alla consegna che la legge 69 del 2005, così come modificata nel 2019, riserva, per i mandati c.d. esecutivi, ai soli cittadini italiani ed europei. L’Autore, concordando con l’indirizzo ermeneutico del Giudice di legittimità, delinea, da ultimo, i possibili scenari che si dischiudono alla Consulta: i termini della questione di legittimità si pongono, infatti, a cavaliere tra normativa interna e normativa europea, riproponendo, tra le righe, il delicato tema del dialogo fra Corti.

Figli di un dio minore? Per la Cassazione, anche nel mandato d'arresto esecutivo, i residenti in Italia non aventi cittadinanza europea devono essere equiparati ai cittadini europei.

Cosimo Emanuele Gatto
2020

Abstract

Il presente scritto offre una approfondita analisi dell’ordinanza n. 10371 del 4 febbraio 2020, con la quale la Cassazione ha sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla normativa italiana di recepimento del MAE, inerente i motivi di rifiuto alla consegna. In particolare, la Corte, sulla scorta dell’evoluzione giurisprudenziale interna e sovranazionale in materia di cittadinanza e cooperazione giudiziaria, propone una interpretazione costituzionalmente e convenzionalmente orientata che consenta anche allo straniero residente o dimorante in Italia di avvalersi della clausola di rifiuto alla consegna che la legge 69 del 2005, così come modificata nel 2019, riserva, per i mandati c.d. esecutivi, ai soli cittadini italiani ed europei. L’Autore, concordando con l’indirizzo ermeneutico del Giudice di legittimità, delinea, da ultimo, i possibili scenari che si dischiudono alla Consulta: i termini della questione di legittimità si pongono, infatti, a cavaliere tra normativa interna e normativa europea, riproponendo, tra le righe, il delicato tema del dialogo fra Corti.
2020
Cosimo Emanuele Gatto
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