Il rischio di esacerbazione della violenza domestica in epoca di pandemia COVID-19 è stato segnalato in sede nazionale e internazionale. Attraverso una revisione delle fonti ufficiali, della letteratura scientifica e delle fonti giornalistiche, è stato indagato il fenomeno per identificarne le peculiarità di interesse sanitario e medico-legale, nonché di evidenziare le attività di contrasto introdotte a livello nazionale e internazionale. Il nostro studio consente di confermare che la pandemia ha comportato un aumento dei casi di violenza a fronte, talora, di una riduzione delle nuove richieste di aiuto. La paucità di evidenze è risultata in particolar modo per il child abuse e l’elder abuse, problematiche particolarmente soggette ad under-reporting anche al di fuori del contesto COVID19. Si è inoltre dimostrato come l’infezione da COVID-19 e le misure di contrasto all’infezione possano associarsi ad una variazione delle caratteristiche della violenza domestica, con l’emergenza di elementi “nuovi”, di interesse per gli operatori sanitari e, in particolare, anche dei medici legali che in un prossimo futuro saranno chiamati ad intervenire e a fornire una valutazione sui casi di violenza. È emersa l’importanza non solo di consolidare le misure già presenti, ma anche di introdurre nuovi strumenti di contrasto, quali ad esempio la creazione di nuovi canali multimediali e punti di informazione dedicati e accessibili, date le restrizioni, per la denuncia dei casi di abuso domestico, la riorganizzazione delle case rifugio, l’utilizzo a scopo preventivo delle forze dell’ordine ed il coinvolgimento della comunità con la sensibilizzazione su questo problema, anch’esso principalmente di salute pubblica.
Elena Giovannini, A.G. (2021). LA VIOLENZA DOMESTICA IN EPOCA DI PANDEMIA COVID-19: UN’ANALISI NAZIONALE E INTERNAZIONALE. RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO, 2, 901-914.
LA VIOLENZA DOMESTICA IN EPOCA DI PANDEMIA COVID-19: UN’ANALISI NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Elena GiovanniniPrimo
Investigation
;Arianna GiorgettiSecondo
Methodology
;Susi Pelotti
Ultimo
Supervision
2021
Abstract
Il rischio di esacerbazione della violenza domestica in epoca di pandemia COVID-19 è stato segnalato in sede nazionale e internazionale. Attraverso una revisione delle fonti ufficiali, della letteratura scientifica e delle fonti giornalistiche, è stato indagato il fenomeno per identificarne le peculiarità di interesse sanitario e medico-legale, nonché di evidenziare le attività di contrasto introdotte a livello nazionale e internazionale. Il nostro studio consente di confermare che la pandemia ha comportato un aumento dei casi di violenza a fronte, talora, di una riduzione delle nuove richieste di aiuto. La paucità di evidenze è risultata in particolar modo per il child abuse e l’elder abuse, problematiche particolarmente soggette ad under-reporting anche al di fuori del contesto COVID19. Si è inoltre dimostrato come l’infezione da COVID-19 e le misure di contrasto all’infezione possano associarsi ad una variazione delle caratteristiche della violenza domestica, con l’emergenza di elementi “nuovi”, di interesse per gli operatori sanitari e, in particolare, anche dei medici legali che in un prossimo futuro saranno chiamati ad intervenire e a fornire una valutazione sui casi di violenza. È emersa l’importanza non solo di consolidare le misure già presenti, ma anche di introdurre nuovi strumenti di contrasto, quali ad esempio la creazione di nuovi canali multimediali e punti di informazione dedicati e accessibili, date le restrizioni, per la denuncia dei casi di abuso domestico, la riorganizzazione delle case rifugio, l’utilizzo a scopo preventivo delle forze dell’ordine ed il coinvolgimento della comunità con la sensibilizzazione su questo problema, anch’esso principalmente di salute pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.