La Pedagogia Speciale deve gran parte del suo sapere e del suo patrimonio di esperienze alla presenza culturale delle persone con disabilità, dato che questa disciplina si considera sempre in ricerca, soprattutto in alcune aree particolarmente complesse. L’inclusione delle persone cieche nella società e nei percorsi regolari delle istituzioni scolastiche – ora è, in Italia, un situazione fattuale, tutelata da riferimenti normativi, e l’attenzione attuale è rivolta – soprattutto – al miglioramento incessante dei processi inclusivi stessi. Tuttavia, non è sempre stato così e tali conquiste sono state graduali nel tempo e sono state portate avanti, in modo particolare, dalle stesse persone con disabilità (insieme ai loro familiari) che hanno rappresentato il motore trainante di importanti cambiamenti socio-culturali e politici. Il contributo, in tal senso, si focalizza sul contributo dei giovani ciechi che, in Italia, hanno condotto dagli anni 60 in poi, molte battaglie. Si tratta di persone giovani - con deficit visivo - che hanno sollecitato una spinta innovativa nei confronti di se stessi, della propria condizione, ma anche nei confronti delle istituzioni che li ospitavano, ritenute non più in grado di soddisfare le esigenze di una società complessa e di un progetto di vita personale che si configura all’insegna dell’autodeterminazione e della responsabilità.
Caldin Roberta (2020). Sulla "storia emancipativa" dei giovani ciechi in Italia. Milano : FrancoAngeli.
Sulla "storia emancipativa" dei giovani ciechi in Italia
Caldin Roberta
2020
Abstract
La Pedagogia Speciale deve gran parte del suo sapere e del suo patrimonio di esperienze alla presenza culturale delle persone con disabilità, dato che questa disciplina si considera sempre in ricerca, soprattutto in alcune aree particolarmente complesse. L’inclusione delle persone cieche nella società e nei percorsi regolari delle istituzioni scolastiche – ora è, in Italia, un situazione fattuale, tutelata da riferimenti normativi, e l’attenzione attuale è rivolta – soprattutto – al miglioramento incessante dei processi inclusivi stessi. Tuttavia, non è sempre stato così e tali conquiste sono state graduali nel tempo e sono state portate avanti, in modo particolare, dalle stesse persone con disabilità (insieme ai loro familiari) che hanno rappresentato il motore trainante di importanti cambiamenti socio-culturali e politici. Il contributo, in tal senso, si focalizza sul contributo dei giovani ciechi che, in Italia, hanno condotto dagli anni 60 in poi, molte battaglie. Si tratta di persone giovani - con deficit visivo - che hanno sollecitato una spinta innovativa nei confronti di se stessi, della propria condizione, ma anche nei confronti delle istituzioni che li ospitavano, ritenute non più in grado di soddisfare le esigenze di una società complessa e di un progetto di vita personale che si configura all’insegna dell’autodeterminazione e della responsabilità.File | Dimensione | Formato | |
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