Quale tempo per la cura? La relazione nelle pratiche di accoglienza e inclusione dei migranti

L’articolo intende avviare una riflessione sulle pratiche degli operatori dell’accoglienza nei servizi dedicati ai migranti. Frequentemente, in tali contesti, si rileva la messa in atto di percorsi frammentati e a carattere assistenziale, che rischiano di accrescere la condizione di marginalità sociale dei migranti una volta usciti dal circuito dell’accoglienza. Tali prassi amplificano la situazione di vulnerabilità del migrante e di dipendenza dall’aiuto, rendendo sempre più lontano l’obiettivo di un percorso verso l’autonomia e indirizzato alla realizzazione di un nuovo progetto di vita. Per sollecitare un maggiore incontro tra mandato istituzionale e mandato sociale nella mission degli enti gestori e nelle pratiche degli operatori, si rileva la necessità di risignificare i contesti e l’azione, attraverso una presa in carico dei migranti che sia attenta alla cura della relazione in termini educativi, interculturali e progettuali.