La nozione di “beneficiario degli interessi”, di cui all’art. 1, para. 1 e 4, della Direttiva 2003/49 del Consiglio, del 3 giugno 2003, concernente il regime fiscale comune applicabile ai pagamenti di interessi e di canoni fra società consociate di Stati membri diversi, deve essere interpretata uniformemente nel territorio dell’Unione, facendo riferimento alla realtà economica. Più specificamente, tale nozione riguarda non un beneficiario individuato formalmente, bensì l’entità che benefici economicamente degli interessi percepiti e abbia, pertanto, la facoltà di disporne liberamente la destinazione. In ogni caso, non rientrano nella nozione di beneficiario effettivo le società interposte e si deve fornire un’interpretazione della nozione volta a evitare le doppie imposizioni nonché a prevenire la frode e l’evasione fiscale.
La nozione di beneficiario effettivo nell’interpretazione della Direttiva interessi e canoni
Alessia Fidelangeli
2019
Abstract
La nozione di “beneficiario degli interessi”, di cui all’art. 1, para. 1 e 4, della Direttiva 2003/49 del Consiglio, del 3 giugno 2003, concernente il regime fiscale comune applicabile ai pagamenti di interessi e di canoni fra società consociate di Stati membri diversi, deve essere interpretata uniformemente nel territorio dell’Unione, facendo riferimento alla realtà economica. Più specificamente, tale nozione riguarda non un beneficiario individuato formalmente, bensì l’entità che benefici economicamente degli interessi percepiti e abbia, pertanto, la facoltà di disporne liberamente la destinazione. In ogni caso, non rientrano nella nozione di beneficiario effettivo le società interposte e si deve fornire un’interpretazione della nozione volta a evitare le doppie imposizioni nonché a prevenire la frode e l’evasione fiscale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
