L’importanza dell’esecuzione di indagini conoscitive in sito nella valutazione delle costruzioni esistenti è riconosciuta dalla normativa italiana delle costruzioni e dalle sue Linee Guida dedicate al patrimonio culturale architettonico tutelato. Difficoltà aggiuntive si incontrano nella diagnosi di strutture storiche e antiche dove, per la maggior ignoranza attuale delle tecniche costruttive e dei materiali impiegati e per la maggior disomogeneità degli apparati strutturali e materici dovuti a modificazioni succedutesi nel tempo, si deve conciliare, da un lato, una giustificata esigenza di conoscenza, dall’altro un impatto significativo in termini di costi e di conservazione del bene tutelato. Si comprende quindi come l’elevato archeologico di beni di particolare pregio che godono di tutela elevata imponga un approccio conoscitivo ancor più conservativo. Nell’ambito di una più ampia campagna diagnostica, condotta in seno al progetto DHER dal DISTART dell’Università di Bologna, si e’ proceduto ad effettuare ispezioni radar sulla parete di facciata della Casa del Tramezzo di Legno ad Ercolano. Benche’ la tecnica georadar sia impiegata nelle prospezioni archeologiche, sia nello studio di siti dove si presuppone la presenza di reperti o rovine ipogee, sia in siti di scavo ove si intenda procedere ad indagare ulteriormente il sottosuolo, l’innovazione dell’applicazione descritta in questo contributo consiste nell’impiego della metodologia radar per lo studio delle strutture murarie di elevato archeologico, ossia già esposte alla vista. Per i fini strutturali d’indagine, le frequenze dei segnali utilizzati sono quindi diverse – intervalli delle alte frequenze – da quelle utilizzate nelle prospezioni radar di cui si e’ accennato, in quanto diversa e’ la risoluzione cercata e diversi sono gli scopi specifici di prova e le condizioni al contorno. Queste acquisizioni dei dati radar sono state effettuate a marzo 2007 in collaborazione con ATS srl, Trieste e con Prove In Situ srl, Trieste. E’ stato impiegato uno strumento GSSI SIR 3000 con antenna di frequenza 1,5 GHz, in modalità operativa di riflessione del segnale, in quanto si e’ ritenuto che tale frequenza fosse adatta, in termini di risoluzione ottenibile, agli scopi di prova in oggetto e che primariamente consistevano nell’indagine della conformazione della sezione muraria. Data l’estrema variabilità della parete oggetto di studio, in termini di materiali impiegati e di tipologia di tessiture murarie osservabili nelle porzioni faccia a vista, le indagini hanno riguardato ampie porzioni di superficie parietale e hanno interessato il piano terreno della parete di facciata - lato esterno e interno. Le linee di rilievo utilizzate sulla parete sono state orientate secondo la direzione orizzontale e verticale, e sono state spaziate come la maglia di una griglia con passo tra 25 e 50 centimetri. La ricerca sperimentale condotta consente ora di mostrare, per la prima volta, radargrammi di costruzioni murarie romane. Gli esempi evidenziano caratteristiche strutturali e problematiche di degrado, quali ad esempio la distribuzione di zone umide nella parete, e disomogeneità nella sezione muraria non rilevabili dal rilievo visivo. I radargrammi esemplificano una linea di rilievo in zona di muratura umida in cui il segnale e’ fortemente attenuato, ed una in zona di muratura asciutta ad opus incertum. Nel primo caso, a causa delle ridotte penetrazione e risoluzione del segnale dovute alla forte attenuazione subita, non e’ possibile discriminare tra i paramenti murari, ne’ investigare l’intera sezione muraria; nel secondo, invece, oltre la riflessione superficiale e’ possibile distinguere una seconda riflessione dovuta al possibile interfaccia tra paramento esterno e sacco interno. E’ pure possibile verificare la presenza della linea di riflessione dovuta al retro della parete.
C. Colla, M. La Porta, A. Venier, F. Ubertini (2008). Ispezioni radar alla Casa del Tramezzo di Legno ad Ercolano: la muratura della facciata. s.l : s.n.
Ispezioni radar alla Casa del Tramezzo di Legno ad Ercolano: la muratura della facciata
COLLA, CAMILLA;UBERTINI, FRANCESCO
2008
Abstract
L’importanza dell’esecuzione di indagini conoscitive in sito nella valutazione delle costruzioni esistenti è riconosciuta dalla normativa italiana delle costruzioni e dalle sue Linee Guida dedicate al patrimonio culturale architettonico tutelato. Difficoltà aggiuntive si incontrano nella diagnosi di strutture storiche e antiche dove, per la maggior ignoranza attuale delle tecniche costruttive e dei materiali impiegati e per la maggior disomogeneità degli apparati strutturali e materici dovuti a modificazioni succedutesi nel tempo, si deve conciliare, da un lato, una giustificata esigenza di conoscenza, dall’altro un impatto significativo in termini di costi e di conservazione del bene tutelato. Si comprende quindi come l’elevato archeologico di beni di particolare pregio che godono di tutela elevata imponga un approccio conoscitivo ancor più conservativo. Nell’ambito di una più ampia campagna diagnostica, condotta in seno al progetto DHER dal DISTART dell’Università di Bologna, si e’ proceduto ad effettuare ispezioni radar sulla parete di facciata della Casa del Tramezzo di Legno ad Ercolano. Benche’ la tecnica georadar sia impiegata nelle prospezioni archeologiche, sia nello studio di siti dove si presuppone la presenza di reperti o rovine ipogee, sia in siti di scavo ove si intenda procedere ad indagare ulteriormente il sottosuolo, l’innovazione dell’applicazione descritta in questo contributo consiste nell’impiego della metodologia radar per lo studio delle strutture murarie di elevato archeologico, ossia già esposte alla vista. Per i fini strutturali d’indagine, le frequenze dei segnali utilizzati sono quindi diverse – intervalli delle alte frequenze – da quelle utilizzate nelle prospezioni radar di cui si e’ accennato, in quanto diversa e’ la risoluzione cercata e diversi sono gli scopi specifici di prova e le condizioni al contorno. Queste acquisizioni dei dati radar sono state effettuate a marzo 2007 in collaborazione con ATS srl, Trieste e con Prove In Situ srl, Trieste. E’ stato impiegato uno strumento GSSI SIR 3000 con antenna di frequenza 1,5 GHz, in modalità operativa di riflessione del segnale, in quanto si e’ ritenuto che tale frequenza fosse adatta, in termini di risoluzione ottenibile, agli scopi di prova in oggetto e che primariamente consistevano nell’indagine della conformazione della sezione muraria. Data l’estrema variabilità della parete oggetto di studio, in termini di materiali impiegati e di tipologia di tessiture murarie osservabili nelle porzioni faccia a vista, le indagini hanno riguardato ampie porzioni di superficie parietale e hanno interessato il piano terreno della parete di facciata - lato esterno e interno. Le linee di rilievo utilizzate sulla parete sono state orientate secondo la direzione orizzontale e verticale, e sono state spaziate come la maglia di una griglia con passo tra 25 e 50 centimetri. La ricerca sperimentale condotta consente ora di mostrare, per la prima volta, radargrammi di costruzioni murarie romane. Gli esempi evidenziano caratteristiche strutturali e problematiche di degrado, quali ad esempio la distribuzione di zone umide nella parete, e disomogeneità nella sezione muraria non rilevabili dal rilievo visivo. I radargrammi esemplificano una linea di rilievo in zona di muratura umida in cui il segnale e’ fortemente attenuato, ed una in zona di muratura asciutta ad opus incertum. Nel primo caso, a causa delle ridotte penetrazione e risoluzione del segnale dovute alla forte attenuazione subita, non e’ possibile discriminare tra i paramenti murari, ne’ investigare l’intera sezione muraria; nel secondo, invece, oltre la riflessione superficiale e’ possibile distinguere una seconda riflessione dovuta al possibile interfaccia tra paramento esterno e sacco interno. E’ pure possibile verificare la presenza della linea di riflessione dovuta al retro della parete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.