A partire dall’elemento epistemologico di rottura fornito dalla Semiomotricità elaborata da Pierre Parlebas, con la quale s’intendono superare le scissioni dicotomiche corpo/mente e teoria/pratica, cerchiamo sia di sottolineare il valore comunicativo dell’attività motoria, sia mostrare quanto possa risultare incorporata la conoscenza. Prende così il via la ricerca empirica qualitativa di taglio etnografico qui presentata, la quale ha consentito di avanzare una serie di riflessioni circa la pratica di danza contemporanea della Contact Improvisation (C.I.). I temi riportati, articolati mediante continui richiami al campo della pratica, illustrano la C.I. come un dispositivo formativo adeguato ad esperire il corpo in quanto Leib, ovvero un elemento vivo e pulsante che intende contrapporsi al corpo-cadavere della scienza spersonalizzante. Lo studio intende dunque dar voce alle possibilità formative di C.I. sia in ambiti formali che non formali, come modalità d’esperienza capace di contribuire alla ridefinizione di una contemporanea pedagogia del corpo e del movimento.
Alessandro Bortolotti, Martina Delprete (2019). Fare esperienza delle possibilità del corpo mediante la Contact Improvisation Dance. REVISTA TEMPOS E ESPACOS EM EDUCACAO, 12(28), 95-110 [10.20952/revtee.v12i28.10165].
Fare esperienza delle possibilità del corpo mediante la Contact Improvisation Dance
Alessandro Bortolotti
Supervision
;Martina Delprete
Investigation
2019
Abstract
A partire dall’elemento epistemologico di rottura fornito dalla Semiomotricità elaborata da Pierre Parlebas, con la quale s’intendono superare le scissioni dicotomiche corpo/mente e teoria/pratica, cerchiamo sia di sottolineare il valore comunicativo dell’attività motoria, sia mostrare quanto possa risultare incorporata la conoscenza. Prende così il via la ricerca empirica qualitativa di taglio etnografico qui presentata, la quale ha consentito di avanzare una serie di riflessioni circa la pratica di danza contemporanea della Contact Improvisation (C.I.). I temi riportati, articolati mediante continui richiami al campo della pratica, illustrano la C.I. come un dispositivo formativo adeguato ad esperire il corpo in quanto Leib, ovvero un elemento vivo e pulsante che intende contrapporsi al corpo-cadavere della scienza spersonalizzante. Lo studio intende dunque dar voce alle possibilità formative di C.I. sia in ambiti formali che non formali, come modalità d’esperienza capace di contribuire alla ridefinizione di una contemporanea pedagogia del corpo e del movimento.File | Dimensione | Formato | |
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