Il presente contributo descrive una ricerca empirica ispirata all’approccio etnometodologico, attraverso la quale si è indagato un progetto educativo rivolto a famiglie con bambini caratterizzati da disturbi dello spettro autistico. Sia l’indagine epistemica che il percorso didattico si sono focalizzati su particolari tipi d’azione: quelle spontanee, definite ludemi perché considerate alla stregua di segnali ludici. Questi ultimi risultano facilmente individuabili in quanto si tratta di espressioni liberamente emesse da parte della persona, dunque spiccano nei confronti dei movimenti non spontanei. Adottando la cornice teorica della Prasseologia motoria, i ludemi sono stati analizzati e classificati come elementi di un preciso codice prassemico, operazione risultata estremamente utile al fine di verificare con una certa precisione dimensioni quali: adeguatezza del contesto, andamento dello sviluppo sia dei singoli bambini che del gruppo, effetti dell’offerta formativa. I risultati mostrano infatti come il percorso appaia coerente con gli obiettivi attesi, confermando che gli stimoli forniti dal contesto appaiono in grado di favorire lo sviluppo comunicativo e delle autonomie dei partecipanti, evidenziando pure l'adeguatezza di alcuni aspetti didattici. In altre parole l’indagine non si è limitata a verificare l’utilità del percorso, ma ha anche cercato di mostrare le dimensioni e gli elementi processuali capaci di favorire il raggiungimento dei fini auspicati.
Titolo: | “Famiglie in acqua”: un’esperienza “sportiva” orientata allo sviluppo globale di soggetti con disturbi dello spettro autistico. |
Autore/i: | Alessandro Bortolotti; Nicola Simoni |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2018 |
Rivista: | |
Abstract: | Il presente contributo descrive una ricerca empirica ispirata all’approccio etnometodologico, attraverso la quale si è indagato un progetto educativo rivolto a famiglie con bambini caratterizzati da disturbi dello spettro autistico. Sia l’indagine epistemica che il percorso didattico si sono focalizzati su particolari tipi d’azione: quelle spontanee, definite ludemi perché considerate alla stregua di segnali ludici. Questi ultimi risultano facilmente individuabili in quanto si tratta di espressioni liberamente emesse da parte della persona, dunque spiccano nei confronti dei movimenti non spontanei. Adottando la cornice teorica della Prasseologia motoria, i ludemi sono stati analizzati e classificati come elementi di un preciso codice prassemico, operazione risultata estremamente utile al fine di verificare con una certa precisione dimensioni quali: adeguatezza del contesto, andamento dello sviluppo sia dei singoli bambini che del gruppo, effetti dell’offerta formativa. I risultati mostrano infatti come il percorso appaia coerente con gli obiettivi attesi, confermando che gli stimoli forniti dal contesto appaiono in grado di favorire lo sviluppo comunicativo e delle autonomie dei partecipanti, evidenziando pure l'adeguatezza di alcuni aspetti didattici. In altre parole l’indagine non si è limitata a verificare l’utilità del percorso, ma ha anche cercato di mostrare le dimensioni e gli elementi processuali capaci di favorire il raggiungimento dei fini auspicati. |
Data stato definitivo: | 2020-02-08T19:32:19Z |
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