L’affinità fra ars retorica e res aedificatoria è un topos frequentato sin dall’antichità, che trova nuovo splendore in età rinascimentale e poi conosce ciclici ritorni di attualità nei secoli successivi. Nell’ultimo decennio sono stati pubblicati molti studi su questi temi, dei quali diversi dedicati in particolare all’Italia rinascimentale, ai quali si aggiunge questo volume di Yvonne Elet, Associate Professor of Art presso il Vassar College. Il libro di Elet, i cui studi recenti si sono indirizzati al tema della villa rinascimentale, è dedicato al processo progettuale della Villa Madama a Roma, opera ultima e incompiuta del genio di Raffaello Sanzio (1484-1520), di cui proprio il prossimo anno ricorre cinquecentenario della morte. La villa costruita a Monte Mario per il papa Leone X e per i Medici rappresenta, com’è noto, non solo un paradigma formale e tipologico dell’architettura rinascimentale, ma anche un caso studio esemplare della natura dell’invenzione architettonica e degli intrecci che questa stringe con la cultura umanistica e con la letteratura. Proprio su questo tema prismatico si incentra il libro, che esplora il progetto di architettura come un processo collettivo e multi-epistemico in cui sono coinvolti differenti sistemi di conoscenza, visuale e verbale, concentrandosi sulla relazione tra parola e immagine nella pratica architettonica del Rinascimento.
Micaela Antonucci (2019). Recensione a: Yvonne Elet, "Architectural Invention in Renaissance Rome. Artists, Humanists, and the Planning of Raphael’s Villa Madama", Cambridge University Press, Cambridge 2017. RR. ROMA NEL RINASCIMENTO, 2019, 94-97.
Recensione a: Yvonne Elet, "Architectural Invention in Renaissance Rome. Artists, Humanists, and the Planning of Raphael’s Villa Madama", Cambridge University Press, Cambridge 2017
Micaela Antonucci
2019
Abstract
L’affinità fra ars retorica e res aedificatoria è un topos frequentato sin dall’antichità, che trova nuovo splendore in età rinascimentale e poi conosce ciclici ritorni di attualità nei secoli successivi. Nell’ultimo decennio sono stati pubblicati molti studi su questi temi, dei quali diversi dedicati in particolare all’Italia rinascimentale, ai quali si aggiunge questo volume di Yvonne Elet, Associate Professor of Art presso il Vassar College. Il libro di Elet, i cui studi recenti si sono indirizzati al tema della villa rinascimentale, è dedicato al processo progettuale della Villa Madama a Roma, opera ultima e incompiuta del genio di Raffaello Sanzio (1484-1520), di cui proprio il prossimo anno ricorre cinquecentenario della morte. La villa costruita a Monte Mario per il papa Leone X e per i Medici rappresenta, com’è noto, non solo un paradigma formale e tipologico dell’architettura rinascimentale, ma anche un caso studio esemplare della natura dell’invenzione architettonica e degli intrecci che questa stringe con la cultura umanistica e con la letteratura. Proprio su questo tema prismatico si incentra il libro, che esplora il progetto di architettura come un processo collettivo e multi-epistemico in cui sono coinvolti differenti sistemi di conoscenza, visuale e verbale, concentrandosi sulla relazione tra parola e immagine nella pratica architettonica del Rinascimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.