La Corte di cassazione cambia opinione in ordine al tipo di invalidità che consegue al deposito tardivo di un atto compiuto dal magistrato inquirente in pendenza dei termini di indagine (nel caso di specie osteso in udienza preliminare anziché contestualmente all’avviso ex art. 415-bis c.p.p.): non inutilizzabilità, ma nullità a regime intermedio. L’articolo mira ad indagare le implicazioni derivanti da ciascuna delle due opzioni interpretative prospettate, al fine di vagliare le ragioni sottese a tale inedito revirement, forse riconducibili al particolare contesto nel quale la decisione è intervenuta (giudizio abbreviato).
V. Maraldi (2019). Intempestiva discovery di un atto investigativo regolarmente compiuto: il problema della corretta qualificazione giuridica del vizio. CASSAZIONE PENALE, 59(11), 4018-4028.
Intempestiva discovery di un atto investigativo regolarmente compiuto: il problema della corretta qualificazione giuridica del vizio
V. Maraldi
2019
Abstract
La Corte di cassazione cambia opinione in ordine al tipo di invalidità che consegue al deposito tardivo di un atto compiuto dal magistrato inquirente in pendenza dei termini di indagine (nel caso di specie osteso in udienza preliminare anziché contestualmente all’avviso ex art. 415-bis c.p.p.): non inutilizzabilità, ma nullità a regime intermedio. L’articolo mira ad indagare le implicazioni derivanti da ciascuna delle due opzioni interpretative prospettate, al fine di vagliare le ragioni sottese a tale inedito revirement, forse riconducibili al particolare contesto nel quale la decisione è intervenuta (giudizio abbreviato).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Vanessa Maraldi2.pdf
accesso riservato
Descrizione: articolo in rivista
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per accesso riservato
Dimensione
374.23 kB
Formato
Adobe PDF
|
374.23 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.