Introduzione. La vite (Vitis vinifera L.) è una delle piante più note e sfruttate dall’uomo. Nonostante le molteplici qualità e potenzialità dell’uva dal punto di vista fitoterapico, in Letteratura non si riscontrano studi relativi alla distillazione di questo frutto (tranne la pressatura dei soli vinaccioli). In questo lavoro, considerato l’interesse crescente verso gli idrolati (acque aromatiche), anche per la loro maggiore versatilità rispetto agli oli essenziali (OE), si è deciso, per la prima volta, di sottoporre a distillazione in corrente di vapore uve mature cv Italia (bianca). Scopo. Lo scopo dello studio è stato quindi quello di: 1) verificare la possibilità di distillare grappoli di uva al fine di ottenere OE e/o idrolati (Hy), 2) determinarne la composizione mediante GC-MS, 3) valutarne l’azione antimicrobica nonché 4) l’azione immunomodulante e ossidante dei prodotti di distillazione per le eventuali potenzialità applicative in diversi Settori. Materiali e metodi. Nel mese di agosto 2015 sono stati raccolti grappoli di uva bianca cv Italia (Canicattì, Agrigento). Il materiale è stato consegnato al Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna). Tutti i grappoli sono stati prima esaminati visivamente eliminando gli acini con sintomi di marciume. Si è quindi proceduto distillando per 1h in corrente di vapore i soli acini maturi (senza graspo) (7,950 kg, di cui 2,800 kg tagliati a pezzetti in modo da favorire il passaggio del vapore) . Successivamente, si è proceduto con le seguenti indagini: (i) analisi qualitativa effettuata mediante GC-MS Perkin Elmer Clarus 500 sulla sostanza organica estratta con dietil-etere partendo da 50 ml di Hy, (ii) indagine dell’azione anti-microbica su ceppi clinici di Candida albicans e su 7 ceppi probiotici commerciali (1 Saccharomyces cerevisiae e 6 Lactobacillus spp.), (iii) valutazione del potenziale anti-ossidante mediante analisi DPPH, (iv) analisi dell’azione immunomodulante effettuata su cellule mononucleate isolate da sangue periferico (PBMCs) di donatori sani. Risultati. Al termine della distillazione sono state visivamente notate poche gocce di OE, ma, nell’impossibilità di separarle, l’idrolato contenente in superficie questi minimi quantitativi di OE è stato raccolto in boccette distinte. L’analisi GC-MS è stata eseguita su 21,5 mg (0,043%) di sostanza organica estratta ed ha rivelato la presenza di -linalolo (38,81%), cis-geranoilo (25,40%) e limonene (17,68%). L’analisi microbiologica non ha permesso di individuare alcuna azione antimicrobica sui ceppi in studio. L’analisi dell’azione anti-ossidante ha mostrato che sono necessari 4*10-3 ± 0.001 g/l di sostanza organica per ridurre il 50% di una soluzione di DPPH (180 L, 400 M). L’indagine condotta sui PBMCs ha mostrato un’interessante modulazione dell’espressione di IL-10 e TNF- in presenza di stimolo pro-infiammatorio (LPS). Conclusioni. Queste ricerche, seppure preliminari, aprono la strada all’utilizzo di idrolati “nuovi”, ottenuti da una delle piante più note e ovunque coltivate. L’assenza di tossicità su ceppi benefici per il microbiota intestinale associata all’azione immunomodulante e alla delicata azione antiossidante fa presupporre un possibile impiego dell’Hy in settori quali la Medicina umana, particolarmente in quello gastroenterologico, sempre alla costante ricerca di composti dotati di bassa tossicità e di “facile” impiego.

M.Di Vito, F. (2019). Idrolati ottenuti dalla distillazione di grappoli di Vitis vinifera: prime sperimentazioni. NATURAL 1, XIX(186), 76-76.

Idrolati ottenuti dalla distillazione di grappoli di Vitis vinifera: prime sperimentazioni

M. Di Vito
;
P. Mattarelli
;
M. G. Bellardi
2019

Abstract

Introduzione. La vite (Vitis vinifera L.) è una delle piante più note e sfruttate dall’uomo. Nonostante le molteplici qualità e potenzialità dell’uva dal punto di vista fitoterapico, in Letteratura non si riscontrano studi relativi alla distillazione di questo frutto (tranne la pressatura dei soli vinaccioli). In questo lavoro, considerato l’interesse crescente verso gli idrolati (acque aromatiche), anche per la loro maggiore versatilità rispetto agli oli essenziali (OE), si è deciso, per la prima volta, di sottoporre a distillazione in corrente di vapore uve mature cv Italia (bianca). Scopo. Lo scopo dello studio è stato quindi quello di: 1) verificare la possibilità di distillare grappoli di uva al fine di ottenere OE e/o idrolati (Hy), 2) determinarne la composizione mediante GC-MS, 3) valutarne l’azione antimicrobica nonché 4) l’azione immunomodulante e ossidante dei prodotti di distillazione per le eventuali potenzialità applicative in diversi Settori. Materiali e metodi. Nel mese di agosto 2015 sono stati raccolti grappoli di uva bianca cv Italia (Canicattì, Agrigento). Il materiale è stato consegnato al Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna). Tutti i grappoli sono stati prima esaminati visivamente eliminando gli acini con sintomi di marciume. Si è quindi proceduto distillando per 1h in corrente di vapore i soli acini maturi (senza graspo) (7,950 kg, di cui 2,800 kg tagliati a pezzetti in modo da favorire il passaggio del vapore) . Successivamente, si è proceduto con le seguenti indagini: (i) analisi qualitativa effettuata mediante GC-MS Perkin Elmer Clarus 500 sulla sostanza organica estratta con dietil-etere partendo da 50 ml di Hy, (ii) indagine dell’azione anti-microbica su ceppi clinici di Candida albicans e su 7 ceppi probiotici commerciali (1 Saccharomyces cerevisiae e 6 Lactobacillus spp.), (iii) valutazione del potenziale anti-ossidante mediante analisi DPPH, (iv) analisi dell’azione immunomodulante effettuata su cellule mononucleate isolate da sangue periferico (PBMCs) di donatori sani. Risultati. Al termine della distillazione sono state visivamente notate poche gocce di OE, ma, nell’impossibilità di separarle, l’idrolato contenente in superficie questi minimi quantitativi di OE è stato raccolto in boccette distinte. L’analisi GC-MS è stata eseguita su 21,5 mg (0,043%) di sostanza organica estratta ed ha rivelato la presenza di -linalolo (38,81%), cis-geranoilo (25,40%) e limonene (17,68%). L’analisi microbiologica non ha permesso di individuare alcuna azione antimicrobica sui ceppi in studio. L’analisi dell’azione anti-ossidante ha mostrato che sono necessari 4*10-3 ± 0.001 g/l di sostanza organica per ridurre il 50% di una soluzione di DPPH (180 L, 400 M). L’indagine condotta sui PBMCs ha mostrato un’interessante modulazione dell’espressione di IL-10 e TNF- in presenza di stimolo pro-infiammatorio (LPS). Conclusioni. Queste ricerche, seppure preliminari, aprono la strada all’utilizzo di idrolati “nuovi”, ottenuti da una delle piante più note e ovunque coltivate. L’assenza di tossicità su ceppi benefici per il microbiota intestinale associata all’azione immunomodulante e alla delicata azione antiossidante fa presupporre un possibile impiego dell’Hy in settori quali la Medicina umana, particolarmente in quello gastroenterologico, sempre alla costante ricerca di composti dotati di bassa tossicità e di “facile” impiego.
2019
M.Di Vito, F. (2019). Idrolati ottenuti dalla distillazione di grappoli di Vitis vinifera: prime sperimentazioni. NATURAL 1, XIX(186), 76-76.
M.Di Vito, F.Bugli, S.Biffi, R.Ragno, S.Garzoli, P.Mattarelli, M.Sanguinetti, M.G.Bellardi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/703302
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