Introduzione. I biocidi convenzionali provengono da settori chimico-industriali e sono utilizzati in vari campi, tra cui quello della conservazione e del restauro del patrimonio artistico-culturale. Tuttavia, questi prodotti, comunemente utilizzati dai conservatori-restauratori, sono noti come sostanze tossiche che danneggiano la salute degli operatori e l’equilibrio dell’ambiente. Obiettivo. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di individuare un metodo citocida eco-compatibile da inserire nelle pratiche di restauro. Sono state quindi studiate l’efficacia microbiologica, il comportamento chimico-fisico, la tossicità e l’impatto ambientale di alcuni oli essenziali (OE) e idrolati (ID). Materiali e metodi. Sono stati studiati gli OE e ID ottenuti da cinque differenti specie aromatiche (Cinnamomum zeylanicum, Citrus aurantium var. amara, Melaleuca alternifolia, Monarda citriodora, M. didyma e M. fistulosa) (Figg. 1,2). Sono stati effettuati test in vitro e in situ per la valutazione della: (i) attività antimicrobica contro 6 ceppi fungini (Alternaria alternata, Aspergillus niger ATCC 9642, Aureobasidium pullulans ATCC 15233, Chaetomium globosum ATCC 6205, Cladosporium cladosporioides ATCC 61022 e Penicillium citrinum), (ii) composizione chimica delle sostanze naturali, (iii) azione chimico-fisica sui dipinti su tela tramite analisi del pH e del colore. Risultati. I dati ottenuti dalle prove microbiologiche e chimico-fisiche hanno permesso di individuare una miscela spray da applicare direttamente sul manufatto tessile dipinto. Per la realizzazione di questa emulsione sono stati utilizzati, rispettivamente, l’ID di C. aurantium var. amara e l’OE di C. zeylanicum. I dati mostrano che 5-8 ore di trattamento, in un sistema isolato (incubazione a 30° C), hanno un effetto citocida sui biodeteriogeni fungini senza danneggiare l’opera d’arte in esame. Conclusioni. I nostri dati indicano che questa procedura potrebbe essere introdotta come alternativa nel trattamento citocida dei dipinti su tela per agire sui biodeteriogeni di tipo fungino senza alterare i valori di pH e colore. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi in situ, su un numero statisticamente significativo di opere d’arte e di ceppi fungini, in modo da confermare l’azione citocida e innocua del metodo alternativo.
L.Vergari, L. (2020). Studio dell’efficacia di oli essenziali e idrolati come alternativa ai biocidi comunemente usati per il trattamento dei manufatti dipinti su supporto tessile. NATURAL 1, XIX(186), 86-86.
Studio dell’efficacia di oli essenziali e idrolati come alternativa ai biocidi comunemente usati per il trattamento dei manufatti dipinti su supporto tessile
P. Mattarelli
;M. G. Bellardi
;M. Di Vito
2020
Abstract
Introduzione. I biocidi convenzionali provengono da settori chimico-industriali e sono utilizzati in vari campi, tra cui quello della conservazione e del restauro del patrimonio artistico-culturale. Tuttavia, questi prodotti, comunemente utilizzati dai conservatori-restauratori, sono noti come sostanze tossiche che danneggiano la salute degli operatori e l’equilibrio dell’ambiente. Obiettivo. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di individuare un metodo citocida eco-compatibile da inserire nelle pratiche di restauro. Sono state quindi studiate l’efficacia microbiologica, il comportamento chimico-fisico, la tossicità e l’impatto ambientale di alcuni oli essenziali (OE) e idrolati (ID). Materiali e metodi. Sono stati studiati gli OE e ID ottenuti da cinque differenti specie aromatiche (Cinnamomum zeylanicum, Citrus aurantium var. amara, Melaleuca alternifolia, Monarda citriodora, M. didyma e M. fistulosa) (Figg. 1,2). Sono stati effettuati test in vitro e in situ per la valutazione della: (i) attività antimicrobica contro 6 ceppi fungini (Alternaria alternata, Aspergillus niger ATCC 9642, Aureobasidium pullulans ATCC 15233, Chaetomium globosum ATCC 6205, Cladosporium cladosporioides ATCC 61022 e Penicillium citrinum), (ii) composizione chimica delle sostanze naturali, (iii) azione chimico-fisica sui dipinti su tela tramite analisi del pH e del colore. Risultati. I dati ottenuti dalle prove microbiologiche e chimico-fisiche hanno permesso di individuare una miscela spray da applicare direttamente sul manufatto tessile dipinto. Per la realizzazione di questa emulsione sono stati utilizzati, rispettivamente, l’ID di C. aurantium var. amara e l’OE di C. zeylanicum. I dati mostrano che 5-8 ore di trattamento, in un sistema isolato (incubazione a 30° C), hanno un effetto citocida sui biodeteriogeni fungini senza danneggiare l’opera d’arte in esame. Conclusioni. I nostri dati indicano che questa procedura potrebbe essere introdotta come alternativa nel trattamento citocida dei dipinti su tela per agire sui biodeteriogeni di tipo fungino senza alterare i valori di pH e colore. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi in situ, su un numero statisticamente significativo di opere d’arte e di ceppi fungini, in modo da confermare l’azione citocida e innocua del metodo alternativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.