Questa ricerca ha lo scopo di indagare come emergono le idee “ingenue” dei bambini sul tempo, focalizzandosi su due aspetti: la percezione soggettiva del trascorrere del tempo e il concetto di tempo. In particolare, partendo dalla letteratura relativa allo sviluppo dei concetti e dei ragionamenti temporali, si è voluto indagare come emergono le idee “ingenue” sul tempo fisico, misurabile, e sul tempo riferito ad esperienze personali. La verbalizzazione di questi concetti richiede la comprensione linguistica delle domande che vengono poste, una capacità di riflessione sulle proprie esperienze e osservazioni quotidiane, e la capacità di verbalizzare tali riflessioni. Per tale motivo si è ritenuto opportuno intervistare i bambini a partire dall’età di 4-5 anni, età in cui essi cominciano a possedere non solo una sufficiente capacità di comprensione ed espressione linguistica, ma anche la capacità di verbalizzare stati psicologici e narrare eventi. Il periodo evolutivo preso in considerazione si estende dai 4-5 anni ai 10-11 anni (per un totale di sette gruppi di bambini, ciascuno esaminato ad un diverso livello di età), al fine di delineare i cambiamenti che si verificano nella concettualizzazione del tempo con il passaggio dall’età prescolare all’età scolare.
Sansavini A., Guarini A., Fabbri C. (2007). Idee e immagini del tempo dai 4 agli 11 anni: una ricerca sulle transizioni nelle rappresentazioni del tempo dall'età prescolare all'età scolare. BOLOGNA : clueb.
Idee e immagini del tempo dai 4 agli 11 anni: una ricerca sulle transizioni nelle rappresentazioni del tempo dall'età prescolare all'età scolare
SANSAVINI, ALESSANDRA;GUARINI, ANNALISA;
2007
Abstract
Questa ricerca ha lo scopo di indagare come emergono le idee “ingenue” dei bambini sul tempo, focalizzandosi su due aspetti: la percezione soggettiva del trascorrere del tempo e il concetto di tempo. In particolare, partendo dalla letteratura relativa allo sviluppo dei concetti e dei ragionamenti temporali, si è voluto indagare come emergono le idee “ingenue” sul tempo fisico, misurabile, e sul tempo riferito ad esperienze personali. La verbalizzazione di questi concetti richiede la comprensione linguistica delle domande che vengono poste, una capacità di riflessione sulle proprie esperienze e osservazioni quotidiane, e la capacità di verbalizzare tali riflessioni. Per tale motivo si è ritenuto opportuno intervistare i bambini a partire dall’età di 4-5 anni, età in cui essi cominciano a possedere non solo una sufficiente capacità di comprensione ed espressione linguistica, ma anche la capacità di verbalizzare stati psicologici e narrare eventi. Il periodo evolutivo preso in considerazione si estende dai 4-5 anni ai 10-11 anni (per un totale di sette gruppi di bambini, ciascuno esaminato ad un diverso livello di età), al fine di delineare i cambiamenti che si verificano nella concettualizzazione del tempo con il passaggio dall’età prescolare all’età scolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.