Il presente contributo vuole restituire l'evoluzione delle più recenti dinamiche in materia di politiche sulla ciclabilità in Italia, concentrandosi sui diversi ruoli assunti negli anni dagli attori pubblici e dai soggetti promotori privati, ponendo l'attenzione sui processi di implementazione di queste politiche alle diverse scale e sui diversi territori nazionali. Attraverso l'approfondimento di processi nati da esigenze collettive e promossi principalmente da soggetti privati, si analizza la capacità di iniziative locali diffuse, che hanno portato ricadute sulla pianificazione, sugli strumenti e sull'orientamento della progettazione delle infrastrutture ciclabili, oltre che all'elaborazione di politiche concertate verso obiettivi comuni. Diversamente da altre nazioni europee, in Italia la diffusione dell'uso della bici come mezzo di spostamento quotidiano e del cicloturismo sta avvenendo in maniera più informale e meno pianificata, grazie a pratiche ed eventi di mobilitazione capaci di influire sull'azione politica. I temi di seguito affrontati collaborano alla definizione di un quadro descrittivo che riconosce nello scenario ibrido, multi-attore e multi-livello esistente oggi nel nostro Paese una base significativa per la costruzione di un approccio unitario, integrato ed efficace nell’affrontare il tema della ciclabilità in ogni sua sfaccettatura. La prospettiva di una cabina di regia nazionale è traguardata come elemento fondante di una politica condivisa capace di regolamentare le attuazioni a livello locale, gestendo tempi e modalità di progettazione e basandosi su una strategia predeterminata step-by-step finalizzata a rispondere in maniera efficace e condivisa a tutte le fasi del processo.
Massari Martina, Elena Dorato (2019). Dal ciclo-attivismo alle politiche per la mobilità attiva: la via Italiana allo sviluppo della ciclabilità. Roma-Milano : Planum Publisher.
Dal ciclo-attivismo alle politiche per la mobilità attiva: la via Italiana allo sviluppo della ciclabilità
Massari Martina
;
2019
Abstract
Il presente contributo vuole restituire l'evoluzione delle più recenti dinamiche in materia di politiche sulla ciclabilità in Italia, concentrandosi sui diversi ruoli assunti negli anni dagli attori pubblici e dai soggetti promotori privati, ponendo l'attenzione sui processi di implementazione di queste politiche alle diverse scale e sui diversi territori nazionali. Attraverso l'approfondimento di processi nati da esigenze collettive e promossi principalmente da soggetti privati, si analizza la capacità di iniziative locali diffuse, che hanno portato ricadute sulla pianificazione, sugli strumenti e sull'orientamento della progettazione delle infrastrutture ciclabili, oltre che all'elaborazione di politiche concertate verso obiettivi comuni. Diversamente da altre nazioni europee, in Italia la diffusione dell'uso della bici come mezzo di spostamento quotidiano e del cicloturismo sta avvenendo in maniera più informale e meno pianificata, grazie a pratiche ed eventi di mobilitazione capaci di influire sull'azione politica. I temi di seguito affrontati collaborano alla definizione di un quadro descrittivo che riconosce nello scenario ibrido, multi-attore e multi-livello esistente oggi nel nostro Paese una base significativa per la costruzione di un approccio unitario, integrato ed efficace nell’affrontare il tema della ciclabilità in ogni sua sfaccettatura. La prospettiva di una cabina di regia nazionale è traguardata come elemento fondante di una politica condivisa capace di regolamentare le attuazioni a livello locale, gestendo tempi e modalità di progettazione e basandosi su una strategia predeterminata step-by-step finalizzata a rispondere in maniera efficace e condivisa a tutte le fasi del processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.