MOdE - Museo Officina dell’Educazione: uno spazio aperto per la Didattica digitale

MOdE - Museo Officina dell’Educazione is a digital museum of the Department of Education Sciences “Giovanni Maria Bertin” of the University of Bologna. It performs activities of scientific study and research, cataloguing with a metadata system, educational provision and mediation, besides the organisation of exhibition events with museums and cultural institutions at the national and international level. All the objects/cultural assets of the museum are thus virtually accessible in line with the European standards of museological cataloguing. The main aims of the MOdE concern the exhibition, preservation and valorisation of the “objects,” expression of the pedagogical sciences. Its main actions are finalised to the setting up of interactive exhibition rooms dedicated to the different disciplinary fields of the education sciences, supporting an active dialogue between students and teachers; the documentation and diffusion of the educational best practices, published and made accessible within a specific repository area.

Il MOdE - Museo Officina dell’Educazione è uno spazio tecnologico innovativo le cui principali finalità riguardano l’esposizione, la conservazione e la valorizzazione degli “oggetti”, espressione delle scienze pedagogiche. Nasce come progetto di ricerca nel 2008, in seno al Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna. Le sue principali azioni sono finalizzate all’allestimento di sale espositive interattive dedicate ai differenti ambiti disciplinari delle Scienze dell’Educazione, a sostegno di un dialogo attivo tra studenti e docenti; alla documentazione e diffusione di best practices educative, pubblicate e rese fruibili all’interno di una specifica area di repository. In questo spazio, i visitatori/utenti possono non solo navigare e visualizzare gli oggetti esposti nelle sale/atelier, ma anche costruire sale personali, le cosiddette sale bianche, con materiali (immagini, testi, audio, video) raccolti, costruiti ex novo e inseriti a partire dai propri vissuti. Una sfida ancora aperta è l’utilizzo dei social network come YouTube e dei sistemi interattivi, che consentono di sfruttare i meccanismi comunicativi della rete aprendo però a interessanti questioni etiche.