L’interesse suscitato dall’applicazione del World Wide Web in ambiti didattici e formativi è da ascrivere principalmente all’ipertestualità che questa tecnologia garantisce. Differentemente dagli ambienti istruttivi proposti dai primi software didattici, gli ambienti ipertestuali sono non direttivi e, soprattutto, non prescrittivi, permettendo al discente vari gradi di libertà decisionale sui percorsi da scegliere durante processo di acquisizione e costruzione di conoscenze. Nonostante il grande interesse e il relativo favore incontrato dagli ambienti ipertestuali, l’attuale successo dei Learning Object (LO) in ambito e-Learning rappresenta una rivisitazione in chiave moderna di paradigmi di derivazione comportamentista e cognitivista, in cui il sistema definisce i tempi (sequenza), le modalità (strumenti) e i contenuti del sapere. Nonostante alcune caratteristiche positive che contraddistinguono i LO (Fini e Vanni, 2004), il risultato è un ritorno ad una logica tipica di paradigmi trasmissivi in cui lo studente resta un elemento piuttosto passivo dell’intero processo istruttivo. All’estremo opposto dei Learning Object si situa il wiki, uno fra gli ultimi strumenti comparsi nel panorama della formazione in rete e che trova in Wikipedia (http://www.wikipedia.org/) l’interprete principale. Se i LO rappresentano uno sorta di conoscenza cristallizzata, costruita da un esperto per essere trasmessa tale e quale, i prodotti del wiki rappresentano una sorta di conoscenza fluida, in continuo divenire, plasmata dalla collaborazione di più persone. Su LO e wiki si basano le due esperienze di blended learning attuate presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna che ispirano questa relazione in cui sono confrontate e analizzate in relazione all’efficacia dei processi formativi basati sulle tecnologie di rete.
E. Mazzoni, P. Selleri, P. Gaffuri (2007). Dai learning object ai learning artifact: realta’ o utopia. PADOVA : s.n.
Dai learning object ai learning artifact: realta’ o utopia
MAZZONI, ELVIS;SELLERI, PATRIZIA;GAFFURI, PIETRO
2007
Abstract
L’interesse suscitato dall’applicazione del World Wide Web in ambiti didattici e formativi è da ascrivere principalmente all’ipertestualità che questa tecnologia garantisce. Differentemente dagli ambienti istruttivi proposti dai primi software didattici, gli ambienti ipertestuali sono non direttivi e, soprattutto, non prescrittivi, permettendo al discente vari gradi di libertà decisionale sui percorsi da scegliere durante processo di acquisizione e costruzione di conoscenze. Nonostante il grande interesse e il relativo favore incontrato dagli ambienti ipertestuali, l’attuale successo dei Learning Object (LO) in ambito e-Learning rappresenta una rivisitazione in chiave moderna di paradigmi di derivazione comportamentista e cognitivista, in cui il sistema definisce i tempi (sequenza), le modalità (strumenti) e i contenuti del sapere. Nonostante alcune caratteristiche positive che contraddistinguono i LO (Fini e Vanni, 2004), il risultato è un ritorno ad una logica tipica di paradigmi trasmissivi in cui lo studente resta un elemento piuttosto passivo dell’intero processo istruttivo. All’estremo opposto dei Learning Object si situa il wiki, uno fra gli ultimi strumenti comparsi nel panorama della formazione in rete e che trova in Wikipedia (http://www.wikipedia.org/) l’interprete principale. Se i LO rappresentano uno sorta di conoscenza cristallizzata, costruita da un esperto per essere trasmessa tale e quale, i prodotti del wiki rappresentano una sorta di conoscenza fluida, in continuo divenire, plasmata dalla collaborazione di più persone. Su LO e wiki si basano le due esperienze di blended learning attuate presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna che ispirano questa relazione in cui sono confrontate e analizzate in relazione all’efficacia dei processi formativi basati sulle tecnologie di rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.