Il saggio si concentra sulla patriarcalizzazione e successiva normativizzazione della rappresentazione dei generi nelle traduzioni storiche dell’Antico Testamento, che – secondo le ricerche e l’esperienza traduttiva dell’autrice – non sono sempre insite nel testo ebraico. Mary Phil Korsak parte dalla disamina di alcune pietre miliari della traduzione biblica in inglese per arrivare a una discussione di alcuni esempi tratti dalla propria ritraduzione della Genesi dall’ebraico antico (At the start: Genesis made new). Così facendo, porta alla luce alcune peculiarità, ormai diventate memi culturali nel modo anglosassone (ma anche nel resto del mondo occidentale, attraverso una storia traduttiva simile), tese a mettere in luce il genere maschile su quello femminile. Per citarne una, il nome ebraico di Adamo prima della nascita della donna da una sua “costola” (in realtà, un suo lato o metà) non era maschile, bensì neutro; quindi la nascita della donna è coeva a quella dell’uomo inteso come genere maschile; e prima di tale evento, Adamo (Adam) non era che, etimologicamente, “progenie della terra” senza un sesso definito. Processi simili si sono stratificati nei secoli, sedimentandosi attraverso le traduzioni e commentari biblici che scaturirono per la maggior parte da menti maschili in epoche e società fortemente improntate a una prospettiva patriarcale.
Ira Torresi (2018). Tradurre la Bibbia: Traduzioni bibliche e questioni di genere. Milano : Bompiani.
Tradurre la Bibbia: Traduzioni bibliche e questioni di genere
Ira Torresi
2018
Abstract
Il saggio si concentra sulla patriarcalizzazione e successiva normativizzazione della rappresentazione dei generi nelle traduzioni storiche dell’Antico Testamento, che – secondo le ricerche e l’esperienza traduttiva dell’autrice – non sono sempre insite nel testo ebraico. Mary Phil Korsak parte dalla disamina di alcune pietre miliari della traduzione biblica in inglese per arrivare a una discussione di alcuni esempi tratti dalla propria ritraduzione della Genesi dall’ebraico antico (At the start: Genesis made new). Così facendo, porta alla luce alcune peculiarità, ormai diventate memi culturali nel modo anglosassone (ma anche nel resto del mondo occidentale, attraverso una storia traduttiva simile), tese a mettere in luce il genere maschile su quello femminile. Per citarne una, il nome ebraico di Adamo prima della nascita della donna da una sua “costola” (in realtà, un suo lato o metà) non era maschile, bensì neutro; quindi la nascita della donna è coeva a quella dell’uomo inteso come genere maschile; e prima di tale evento, Adamo (Adam) non era che, etimologicamente, “progenie della terra” senza un sesso definito. Processi simili si sono stratificati nei secoli, sedimentandosi attraverso le traduzioni e commentari biblici che scaturirono per la maggior parte da menti maschili in epoche e società fortemente improntate a una prospettiva patriarcale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.