In questo saggio ci si propone di riprendere le categorie di uso e interoretazione studiate a lungo da Umberto Eco, applicandole, oggi, all'oggetto storiografico "modello" medioevo. Come in uno specchio, lo streotipo si rovescia e cambia di segno, mostrando come a volte i medievalismi producano distorsioni ed estensioni che, se ricercate come tali, possono aprire scorci inediti sulla quella civiltà nonché sui nostri modi, non neutri, di registrarne storicamente le tracce - producendo così un oggetto sociale convenzionalmete definito medioevo. Dalle differenze - non solo temporali ma anche disciplinari, interpretative e metodologiche, dell'uso del termine, esce una serie convenzionale e pattizia di interpretazioni utili a fissare una linea di resistenza realista - ancoreché storiografica - utile non a definire ciò che il medioevo fu ma quantomeno - grazie alla azione storica e reazione di iscrivere, registrare e cancellare - di separare dalle nostre pratiche di lettura e dai nostri schemi concettuali, ciò che non furono i secoli medioevali.
Riccardo Fedriga (2018). Guazzabugli, rabberciamenti e interpretazioni. Perché abbiamo così bisogno del medioevo?. VIA BORGOGNA 3, 9, 18-29.
Guazzabugli, rabberciamenti e interpretazioni. Perché abbiamo così bisogno del medioevo?
Riccardo Fedriga
2018
Abstract
In questo saggio ci si propone di riprendere le categorie di uso e interoretazione studiate a lungo da Umberto Eco, applicandole, oggi, all'oggetto storiografico "modello" medioevo. Come in uno specchio, lo streotipo si rovescia e cambia di segno, mostrando come a volte i medievalismi producano distorsioni ed estensioni che, se ricercate come tali, possono aprire scorci inediti sulla quella civiltà nonché sui nostri modi, non neutri, di registrarne storicamente le tracce - producendo così un oggetto sociale convenzionalmete definito medioevo. Dalle differenze - non solo temporali ma anche disciplinari, interpretative e metodologiche, dell'uso del termine, esce una serie convenzionale e pattizia di interpretazioni utili a fissare una linea di resistenza realista - ancoreché storiografica - utile non a definire ciò che il medioevo fu ma quantomeno - grazie alla azione storica e reazione di iscrivere, registrare e cancellare - di separare dalle nostre pratiche di lettura e dai nostri schemi concettuali, ciò che non furono i secoli medioevali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.