This article attempts to explore educational different tools from those already in use in prisons. The purpose is the encounter between professionals and prisoners, outside the normalizing logic existing in prison, to make sense of imprisonment. Focusing on counseling, not a new tool, the article tries to answer to needs of listening and support currently required at administrative level, often disregarded in practice.
Questo articolo si propone di esplorare strumenti educativi differenti da quelli già in uso nelle carceri. Lo scopo è quello di poter rendere possibile l’incontro fra professionisti e detenuti, al di fuori della logica normalizzante esistente in ogni istituto detentivo, per poter dare un senso alla pena detentiva. Focalizzandosi sulla relazione d’aiuto, pur non essendo questo un nuovo strumento, l’articolo cerca di dare risposta ai bisogni d’ascolto e di sostegno, attualmente richiesti a livello amministrativo, spesso ancora disattesi nella pratica.
Luca Decembrotto (2015). La relazione d’aiuto come possibile strumento d’ascolto e di sostegno al cambiamento in carcere. STUDIUM EDUCATIONIS, XVI(3), 119-129.
La relazione d’aiuto come possibile strumento d’ascolto e di sostegno al cambiamento in carcere
Luca Decembrotto
2015
Abstract
This article attempts to explore educational different tools from those already in use in prisons. The purpose is the encounter between professionals and prisoners, outside the normalizing logic existing in prison, to make sense of imprisonment. Focusing on counseling, not a new tool, the article tries to answer to needs of listening and support currently required at administrative level, often disregarded in practice.| File | Dimensione | Formato | |
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