Nelle società post-industriali, la corrispondenza fra agricoltura e natura del luogo in molti ambiti è andata indebolendosi con l’accelerazione del progresso tecnologico e il conseguente svincolarsi dell’azione umana rispetto alle caratteristiche territoriali. Ne è dipeso frequentemente un cambio di segno, dalla coerenza al contrasto, fra paesaggio e territorio, nel senso che l’immagine dei luoghi risultante dall’azione di trasformazione antropica sul territorio è stata determinata dall’inserzione di elementi alloctoni (materiali delle costruzioni, specie colturali, tecniche agrarie apprese e importate da altri contesti sociali ed economici) con una perdita dell’unità di tempo e di luogo che, nel giudizio a posteriori, percepiamo come l’effetto di una mancata tutela. Focalizzando l’attenzione sull’importanza del potere d’immagine delle strutture e forme dei pattern paesaggistici, quale primo passo per la definizione della loro qualità estetica e percettiva, è possibile riferire all’idea di qualità di un pattern paesaggistico in ambito rurale ciò che Lynch chiama figurabilità: “...la qualità che conferisce ad un oggetto fisico una elevata probabilità di evocare in ogni osservatore un’immagine vigorosa. Essa consiste in quella forma, colore o disposizione che facilitano la formazione di immagini ambientali vividamente individuate, potentemente strutturate, altamente funzionali. Essa potrebbe venir denominata leggibilità o visibilità in un significato più ampio, per cui gli oggetti non solo possono essere veduti, ma anche acutamente ed intensamente presentati ai sensi.” Da qui derivano le necessità di chiarezza e di riconoscibilità, data da elementi che favoriscano un sistema di orientamento spaziale e simbolico. Nel caso dei sistemi insediativi rurali, la presenza o assenza delle “aggettivazioni della forma” teorizzate da Lynch, è affidata alla tipologia delle architetture in relazione alla propria funzione, alla loro distribuzione spaziale (relazione reciproca e rispetto alla maglia agricola e agli elementi naturali esistenti - corsi d’acqua, crinali, versanti, eccetera), alla geometria e dimensione degli appezzamenti, alla configurazione dei loro margini e confini (marcati dalla rete scolante, dalla rete della viabilità poderale e pubblica, da elementi di vegetazione quali siepi e filari alberati, alberi isolati). L’individuazione dell’identità specifica dei sistemi insediativi rurali diventa nella contemporaneità di particolare importanza, soprattutto nelle fasi di pianificazione, ai fini di un’appropriata definizione dei distinti ambiti agricoli e delle trasformazioni in essi ammissibili e promuovibili. Una concezione progettuale così finalizzata trova i suoi cardini nelle categorie di salvaguardia, gestione e progettazione, - così come sono declinate nella Convenzione Europea del Paesaggio (L. 14/2006)

Il ruolo del sistema insediativo nelle trasformazioni del paesaggio rurale / Benni S.; Torreggiani D.; Dall’Ara E.; Paolinelli G.; Tassinari P.. - ELETTRONICO. - (2008), pp. 1-5. (Intervento presentato al convegno Agricoltura, paesaggio e territorio tra conservazione e innovazione: il ruolo della ricerca tenutosi a Imola (BO) nel 26-28 novembre 2008).

Il ruolo del sistema insediativo nelle trasformazioni del paesaggio rurale

BENNI, STEFANO;TORREGGIANI, DANIELE;DALL'ARA, ENRICA;PAOLINELLI, GABRIELE;TASSINARI, PATRIZIA
2008

Abstract

Nelle società post-industriali, la corrispondenza fra agricoltura e natura del luogo in molti ambiti è andata indebolendosi con l’accelerazione del progresso tecnologico e il conseguente svincolarsi dell’azione umana rispetto alle caratteristiche territoriali. Ne è dipeso frequentemente un cambio di segno, dalla coerenza al contrasto, fra paesaggio e territorio, nel senso che l’immagine dei luoghi risultante dall’azione di trasformazione antropica sul territorio è stata determinata dall’inserzione di elementi alloctoni (materiali delle costruzioni, specie colturali, tecniche agrarie apprese e importate da altri contesti sociali ed economici) con una perdita dell’unità di tempo e di luogo che, nel giudizio a posteriori, percepiamo come l’effetto di una mancata tutela. Focalizzando l’attenzione sull’importanza del potere d’immagine delle strutture e forme dei pattern paesaggistici, quale primo passo per la definizione della loro qualità estetica e percettiva, è possibile riferire all’idea di qualità di un pattern paesaggistico in ambito rurale ciò che Lynch chiama figurabilità: “...la qualità che conferisce ad un oggetto fisico una elevata probabilità di evocare in ogni osservatore un’immagine vigorosa. Essa consiste in quella forma, colore o disposizione che facilitano la formazione di immagini ambientali vividamente individuate, potentemente strutturate, altamente funzionali. Essa potrebbe venir denominata leggibilità o visibilità in un significato più ampio, per cui gli oggetti non solo possono essere veduti, ma anche acutamente ed intensamente presentati ai sensi.” Da qui derivano le necessità di chiarezza e di riconoscibilità, data da elementi che favoriscano un sistema di orientamento spaziale e simbolico. Nel caso dei sistemi insediativi rurali, la presenza o assenza delle “aggettivazioni della forma” teorizzate da Lynch, è affidata alla tipologia delle architetture in relazione alla propria funzione, alla loro distribuzione spaziale (relazione reciproca e rispetto alla maglia agricola e agli elementi naturali esistenti - corsi d’acqua, crinali, versanti, eccetera), alla geometria e dimensione degli appezzamenti, alla configurazione dei loro margini e confini (marcati dalla rete scolante, dalla rete della viabilità poderale e pubblica, da elementi di vegetazione quali siepi e filari alberati, alberi isolati). L’individuazione dell’identità specifica dei sistemi insediativi rurali diventa nella contemporaneità di particolare importanza, soprattutto nelle fasi di pianificazione, ai fini di un’appropriata definizione dei distinti ambiti agricoli e delle trasformazioni in essi ammissibili e promuovibili. Una concezione progettuale così finalizzata trova i suoi cardini nelle categorie di salvaguardia, gestione e progettazione, - così come sono declinate nella Convenzione Europea del Paesaggio (L. 14/2006)
2008
Agricoltura, paesaggio e territorio tra conservazione e innovazione: il ruolo della ricerca
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5
Il ruolo del sistema insediativo nelle trasformazioni del paesaggio rurale / Benni S.; Torreggiani D.; Dall’Ara E.; Paolinelli G.; Tassinari P.. - ELETTRONICO. - (2008), pp. 1-5. (Intervento presentato al convegno Agricoltura, paesaggio e territorio tra conservazione e innovazione: il ruolo della ricerca tenutosi a Imola (BO) nel 26-28 novembre 2008).
Benni S.; Torreggiani D.; Dall’Ara E.; Paolinelli G.; Tassinari P.
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