Si può ricorrere a una interpretazione evolutiva delle categorie costituzionali per fornire tutela di fronte alle peculiarità degli strumenti informatici e alle potenzialità lesive delle investigazioni veicolate da tali mezzi? Il lavoro muove da tale quesito, adottando il punto di vista della tutela della persona all’interno dei sistemi informatici: dispositivi elettronici ma anche luoghi immateriali che hanno acquisito una posizione centrale come strumenti di sviluppo della personalità e che in tale prospettiva comportano un’esigenza di tutela. Un problema urgente è posto, in particolare, dalle investigazioni a carattere tecnologico svolte tramite le c.d. perquisizioni online. Il profilo di rilievo costituzionale consiste nell’individuare quali beni giuridici richiedano tutela in relazione alla capacità intrusiva di tali mezzi di investigazione, con l’obiettivo di comprendere se i captatori informatici vadano a incidere sui classici diritti riconosciuti nella Carta costituzionale, estesi nelle loro potenzialità di copertura, oppure se sia necessario riconoscere diversi e nuovi beni giuridici capaci di abbracciare le proteiformi potenzialità lesive delle tecnologie dell’informazione. Nell'articolo si sostiene che luoghi quali un sistema informatico, una casella di posta elettronica, un cloud, possano rientrare nella garanzia costituzionale del domicilio - in particolare, nella sua accezione immateriale di domicilio informatico - quali ambiti spaziali in cui il soggetto svolge la propria personalità, e rispetto ai quali gode del diritto di escludere gli altri e definire le condizioni e limiti di accesso. I principali risvolti sono in termini di garanzie dei diritti della persona nonché di effettività della ricerca della prova e di genuinità delle prove digitali fornite: la differente protezione costituzionale ha infatti ricadute sui presupposti e sui limiti delle forme di ingerenza delle autorità preposte all’investigazione, quindi sull’utilizzabilità dei relativi risultati.

Caterina Domenicali (2018). Tutela della persona negli spazi virtuali: la strada del “domicilio informatico”. FEDERALISMI.IT, 7, 1-18.

Tutela della persona negli spazi virtuali: la strada del “domicilio informatico”

Caterina Domenicali
2018

Abstract

Si può ricorrere a una interpretazione evolutiva delle categorie costituzionali per fornire tutela di fronte alle peculiarità degli strumenti informatici e alle potenzialità lesive delle investigazioni veicolate da tali mezzi? Il lavoro muove da tale quesito, adottando il punto di vista della tutela della persona all’interno dei sistemi informatici: dispositivi elettronici ma anche luoghi immateriali che hanno acquisito una posizione centrale come strumenti di sviluppo della personalità e che in tale prospettiva comportano un’esigenza di tutela. Un problema urgente è posto, in particolare, dalle investigazioni a carattere tecnologico svolte tramite le c.d. perquisizioni online. Il profilo di rilievo costituzionale consiste nell’individuare quali beni giuridici richiedano tutela in relazione alla capacità intrusiva di tali mezzi di investigazione, con l’obiettivo di comprendere se i captatori informatici vadano a incidere sui classici diritti riconosciuti nella Carta costituzionale, estesi nelle loro potenzialità di copertura, oppure se sia necessario riconoscere diversi e nuovi beni giuridici capaci di abbracciare le proteiformi potenzialità lesive delle tecnologie dell’informazione. Nell'articolo si sostiene che luoghi quali un sistema informatico, una casella di posta elettronica, un cloud, possano rientrare nella garanzia costituzionale del domicilio - in particolare, nella sua accezione immateriale di domicilio informatico - quali ambiti spaziali in cui il soggetto svolge la propria personalità, e rispetto ai quali gode del diritto di escludere gli altri e definire le condizioni e limiti di accesso. I principali risvolti sono in termini di garanzie dei diritti della persona nonché di effettività della ricerca della prova e di genuinità delle prove digitali fornite: la differente protezione costituzionale ha infatti ricadute sui presupposti e sui limiti delle forme di ingerenza delle autorità preposte all’investigazione, quindi sull’utilizzabilità dei relativi risultati.
2018
Caterina Domenicali (2018). Tutela della persona negli spazi virtuali: la strada del “domicilio informatico”. FEDERALISMI.IT, 7, 1-18.
Caterina Domenicali
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