Dopo aver fornito una panoramica sul diritto alle cure in Italia e sulle asimmetrie che caratterizzano la comunicazione medico-paziente, questo articolo analizza cinque estratti di interazioni autentiche registrate in alcuni presidi della regione Emilia-Romagna. Usando gli strumenti dell’Analisi della Conversazione, vi si mettono a fuoco i diversi livelli di responsabilità comunicativa dei mediatori in momenti in cui si negoziano appuntamenti successivi, con il fine di (a) osservare tutto ciò che non è una traduzione di un turno originale, (b) capire perché il mediatore reagisce in modo diverso rispetto alla traduzione e (c) verificare se questa azione diversa dalla traduzione può essere funzionale alla comunicazione tra l’istituzione sanitaria e il paziente straniero. Diversamente dalla maggior parte degli studi interazionisti, non ci si limita però ad analizzare il parlato del mediatore nei classici incontri triadici, ma si presentano alcune azioni di mediazione che hanno luogo tra un incontro e l’altro, quando il mediatore comunica direttamente con il paziente per negoziare lo spostamento di una ecografia o per accompagnare il paziente ad uno sportello. L’articolo si conclude con una riflessione su bisogni di mediazione che trascendono l’ambito medico e sulla responsabilità di mediatori che devono prendersi cura della comunicazione, agendo non solo sulla base di quello che è giusto o ingiusto stando a codici etici che fanno astrazione del contesto (approccio deontologico), ma anche in base alle conseguenze possibili o probabili delle loro azioni per la comprensione dei partecipanti (approccio teleologico).
La responsabilité du médiateur dans l’accès aux soins des immigrés / NIEMANTS, NATACHA SARAH ALEXANDRA. - In: ÉTUDES DE LINGUISTIQUE APPLIQUÉE. - ISSN 0071-190X. - STAMPA. - 181:1(2016), pp. 55-77. [10.3917/ela.181.0055]
La responsabilité du médiateur dans l’accès aux soins des immigrés
NIEMANTS, NATACHA SARAH ALEXANDRA
2016
Abstract
Dopo aver fornito una panoramica sul diritto alle cure in Italia e sulle asimmetrie che caratterizzano la comunicazione medico-paziente, questo articolo analizza cinque estratti di interazioni autentiche registrate in alcuni presidi della regione Emilia-Romagna. Usando gli strumenti dell’Analisi della Conversazione, vi si mettono a fuoco i diversi livelli di responsabilità comunicativa dei mediatori in momenti in cui si negoziano appuntamenti successivi, con il fine di (a) osservare tutto ciò che non è una traduzione di un turno originale, (b) capire perché il mediatore reagisce in modo diverso rispetto alla traduzione e (c) verificare se questa azione diversa dalla traduzione può essere funzionale alla comunicazione tra l’istituzione sanitaria e il paziente straniero. Diversamente dalla maggior parte degli studi interazionisti, non ci si limita però ad analizzare il parlato del mediatore nei classici incontri triadici, ma si presentano alcune azioni di mediazione che hanno luogo tra un incontro e l’altro, quando il mediatore comunica direttamente con il paziente per negoziare lo spostamento di una ecografia o per accompagnare il paziente ad uno sportello. L’articolo si conclude con una riflessione su bisogni di mediazione che trascendono l’ambito medico e sulla responsabilità di mediatori che devono prendersi cura della comunicazione, agendo non solo sulla base di quello che è giusto o ingiusto stando a codici etici che fanno astrazione del contesto (approccio deontologico), ma anche in base alle conseguenze possibili o probabili delle loro azioni per la comprensione dei partecipanti (approccio teleologico).File | Dimensione | Formato | |
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