In tre pronunce del 2018 la Corte costituzionale è tornata a ribadire che l’art. 3 della Costituzione è un baluardo contro scelte politiche che strumentalizzano il requisito del radicamento nel territorio, ai fini dell’accesso a provvidenze sociali, e lo trasformano in una mal celata forma di xenofobia. La Corte riconosce che, in linea di principio, le situazioni di bisogno o di disagio, riferibili direttamente alla persona in quanto tale, costituiscono il presupposto di fruibilità delle provvidenze sociali. Il dettato costituzionale è rafforzato, in maniera significativa, dal diritto antidiscriminatorio UE.
Le politiche xenofobe continuano a essere incostituzionali / diletta tega. - In: DIRITTI REGIONALI. - ISSN 2465-2709. - ELETTRONICO. - 2:(2018), pp. 1-18.
Le politiche xenofobe continuano a essere incostituzionali
diletta tega
2018
Abstract
In tre pronunce del 2018 la Corte costituzionale è tornata a ribadire che l’art. 3 della Costituzione è un baluardo contro scelte politiche che strumentalizzano il requisito del radicamento nel territorio, ai fini dell’accesso a provvidenze sociali, e lo trasformano in una mal celata forma di xenofobia. La Corte riconosce che, in linea di principio, le situazioni di bisogno o di disagio, riferibili direttamente alla persona in quanto tale, costituiscono il presupposto di fruibilità delle provvidenze sociali. Il dettato costituzionale è rafforzato, in maniera significativa, dal diritto antidiscriminatorio UE.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.