In tre pronunce del 2018 la Corte costituzionale è tornata a ribadire che l’art. 3 della Costituzione è un baluardo contro scelte politiche che strumentalizzano il requisito del radicamento nel territorio, ai fini dell’accesso a provvidenze sociali, e lo trasformano in una mal celata forma di xenofobia. La Corte riconosce che, in linea di principio, le situazioni di bisogno o di disagio, riferibili direttamente alla persona in quanto tale, costituiscono il presupposto di fruibilità delle provvidenze sociali. Il dettato costituzionale è rafforzato, in maniera significativa, dal diritto antidiscriminatorio UE.

Le politiche xenofobe continuano a essere incostituzionali

diletta tega
2018

Abstract

In tre pronunce del 2018 la Corte costituzionale è tornata a ribadire che l’art. 3 della Costituzione è un baluardo contro scelte politiche che strumentalizzano il requisito del radicamento nel territorio, ai fini dell’accesso a provvidenze sociali, e lo trasformano in una mal celata forma di xenofobia. La Corte riconosce che, in linea di principio, le situazioni di bisogno o di disagio, riferibili direttamente alla persona in quanto tale, costituiscono il presupposto di fruibilità delle provvidenze sociali. Il dettato costituzionale è rafforzato, in maniera significativa, dal diritto antidiscriminatorio UE.
2018
diletta tega
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