In estrema sintesi, la Cassazione, alle prese con un caso di sanzioni applicate dalla CONSOB per abuso di informazioni privilegiate e intralcio alle indagini della stessa autorità, si trova dinanzi a due ordini di problemi, che chiamano in causa principi fondamentali della materia penale (nemo tenetur se detegere e proporzione tra illeciti e sanzioni), dotati di tale rilievo, da avere, per così dire, veste sia interna sia sovranazionale. Le molteplici dimensioni di questi principi determinano, per ciascuno di essi, un problema di doppia pregiudizialità: è sospetta la violazione tanto della Costituzione (e di fonti internazionali, come la CEDU, che operano attraverso la mediazione dell’art. 117, primo comma, Cost.), quanto della CDFUE.
diletta tega (2018). Il seguito in Cassazione della pronuncia della Corte costituzionale n. 269 del 2017: prove pratiche di applicazione. FORUM DI QUADERNI COSTITUZIONALI RASSEGNA, 3, 1-5.
Il seguito in Cassazione della pronuncia della Corte costituzionale n. 269 del 2017: prove pratiche di applicazione
diletta tega
2018
Abstract
In estrema sintesi, la Cassazione, alle prese con un caso di sanzioni applicate dalla CONSOB per abuso di informazioni privilegiate e intralcio alle indagini della stessa autorità, si trova dinanzi a due ordini di problemi, che chiamano in causa principi fondamentali della materia penale (nemo tenetur se detegere e proporzione tra illeciti e sanzioni), dotati di tale rilievo, da avere, per così dire, veste sia interna sia sovranazionale. Le molteplici dimensioni di questi principi determinano, per ciascuno di essi, un problema di doppia pregiudizialità: è sospetta la violazione tanto della Costituzione (e di fonti internazionali, come la CEDU, che operano attraverso la mediazione dell’art. 117, primo comma, Cost.), quanto della CDFUE.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.