La pretesa del coniuge non proprietario di ricevere - in sede di scioglimento della comunione legale - una indennità per le spese sostenute per il miglioramento dell’immobile di proprietà esclusiva dell’altro coniuge, adibito a casa familiare, impone di ricercare un equo bilanciamento tra la disciplina imperativa (art. 143 c.c.) che determina l’irripetibilità di quanto versato nell’adempimento dell’obbligo di contribuzione ai bisogni della famiglia e le norme in tema di possesso (art. 1150 c.c.) tese a prevenire una ingiustificata alterazione economica della sfera giuridica di chi contribuisca, a proprie spese e in buona fede, al miglioramento dell’immobile altrui.
Matteo De Pamphilis (2016). Il regime delle spese sostenute da un coniuge per le migliorie apportate all'immobile di proprietà esclusiva dell'altro. FAMIGLIA E DIRITTO, 1, 6-12.
Il regime delle spese sostenute da un coniuge per le migliorie apportate all'immobile di proprietà esclusiva dell'altro
Matteo De Pamphilis
2016
Abstract
La pretesa del coniuge non proprietario di ricevere - in sede di scioglimento della comunione legale - una indennità per le spese sostenute per il miglioramento dell’immobile di proprietà esclusiva dell’altro coniuge, adibito a casa familiare, impone di ricercare un equo bilanciamento tra la disciplina imperativa (art. 143 c.c.) che determina l’irripetibilità di quanto versato nell’adempimento dell’obbligo di contribuzione ai bisogni della famiglia e le norme in tema di possesso (art. 1150 c.c.) tese a prevenire una ingiustificata alterazione economica della sfera giuridica di chi contribuisca, a proprie spese e in buona fede, al miglioramento dell’immobile altrui.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.