Il processo di armonizzazione normativa, alla base della creazione di un'area economica europea omogenea, unito alla forte richiesta di trasparenza in materia di redazione dei bilanci, ha portato alla ribalta il tema dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. La decisione dell’Unione Europea di non emanare distinti principi contabili, ma di recepire i principi già internazionalmente riconosciuti emanati dall’International Accounting Standard Board – sancendo l’obbligo per le società UE quotate di redigere, al più tardi a partire dal 2005, il bilancio consolidato in conformità ai nuovi principi – ha imposto un sostanziale ripensamento delle finalità del bilancio nei confronti degli investitori. Il presente lavoro costituisce un primo approccio alla gestione del progetto linguistico-culturale connesso all’apprendimento delle nuove logiche contabili e alla riorganizzazione terminologico-concettuale ad esso sottesa. Dopo avere analizzato le peculiarità che distinguono i sistemi contabili tradizionali italiano e francese dal sistema fondato sugli IAS/IFRS, lo studio si focalizza sulla disamina in chiave traduttiva-terminologica di un concetto cardine del nuovo sistema, il fair value, raffrontandolo a quello tradizionale di costo storico. Il contributo si sofferma infine sulle problematiche innescate dalla traduzione multilingue dell’aggettivo axiologico “fair”, con “equo” e “juste”, e sui motivi per cui potrebbero aver rappresentato un ostacolo all’implementazione dei principi stessi.

I concetti di fair value e costo storico nel diritto contabile francese e italiano: riorganizzazione concettuale, implicazioni semantiche e problematiche traduttivo-terminologiche.

MALDUSSI, DANIO
2009

Abstract

Il processo di armonizzazione normativa, alla base della creazione di un'area economica europea omogenea, unito alla forte richiesta di trasparenza in materia di redazione dei bilanci, ha portato alla ribalta il tema dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. La decisione dell’Unione Europea di non emanare distinti principi contabili, ma di recepire i principi già internazionalmente riconosciuti emanati dall’International Accounting Standard Board – sancendo l’obbligo per le società UE quotate di redigere, al più tardi a partire dal 2005, il bilancio consolidato in conformità ai nuovi principi – ha imposto un sostanziale ripensamento delle finalità del bilancio nei confronti degli investitori. Il presente lavoro costituisce un primo approccio alla gestione del progetto linguistico-culturale connesso all’apprendimento delle nuove logiche contabili e alla riorganizzazione terminologico-concettuale ad esso sottesa. Dopo avere analizzato le peculiarità che distinguono i sistemi contabili tradizionali italiano e francese dal sistema fondato sugli IAS/IFRS, lo studio si focalizza sulla disamina in chiave traduttiva-terminologica di un concetto cardine del nuovo sistema, il fair value, raffrontandolo a quello tradizionale di costo storico. Il contributo si sofferma infine sulle problematiche innescate dalla traduzione multilingue dell’aggettivo axiologico “fair”, con “equo” e “juste”, e sui motivi per cui potrebbero aver rappresentato un ostacolo all’implementazione dei principi stessi.
2009
D. Maldussi
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