Un’accurata stima delle condizioni di stabilità di argini fluviali rappresenta un problema di notevole interesse nell’ambito della gestione e pianificazione territoriale, con un diretto e significativo impatto nei processi di valutazione del rischio idrogeologico. Pur limitandosi ai meccanismi di collasso connessi all’insorgenza di fenomeni di instabilità globale, numerose sono le tematiche di interesse geotecnico coinvolte nella risoluzione di tale problema; fra queste, le condizioni di parziale saturazione dei terreni costituenti il rilevato arginale, aventi significativo impatto nella risposta idro-meccanica dell’opera in terra e presenti durante l’intera vita utile. Inoltre, le condizioni di flusso transitorio associate ai moti di filtrazione che si sviluppano nel terreno arginale e di fondazione risultano di non semplice descrizione, anche in relazione alla variabilità temporale delle condizioni al contorno (di tipo atmosferico ed idraulico) ed alle incertezze associate alla conoscenza sia dello stato di saturazione che delle proprietà idrauliche e di ritenzione del terreno. Queste, unite all’eterogeneità intrinseca dei suoli, implica necessariamente l’adozione di approcci probabilistici, complicando certamente la definizione di criteri sicurezza nei confronti dell’insorgenza di possibili meccanismi di collasso. Uno studio comprensivo delle varie problematiche associate alla valutazione della stabilità di argini fluviali in condizioni di flusso transitorio è stato condotto al fine di esplorare ed approfondire varie metodologie di analisi. I differenti approcci, nel seguito brevemente descritti, si distinguono in base al grado di approfondimento e di dettaglio dei modelli, all’onere computazionale e di calcolo richiesto ed alla tipologia di informazioni e dati di input a disposizione per la risoluzione del problema in esame. Nella presente nota, infine, varie indicazioni son fornite sulla base delle evidenze e dei risultati raccolti, con lo scopo di fornire un utile riferimento all’attuale pratica ingegneristica e di investigare nel dettaglio le varie problematiche geotecniche coinvolte.
Gragnano, C.G., Gottardi, G., Jommi, C. (2017). Metodologie di analisi per la valutazione della stabilità di argini fluviali in condizioni di flusso transitorio. Potenza : Universosud.
Metodologie di analisi per la valutazione della stabilità di argini fluviali in condizioni di flusso transitorio
Gragnano, Carmine Gerardo
;Gottardi, Guido;
2017
Abstract
Un’accurata stima delle condizioni di stabilità di argini fluviali rappresenta un problema di notevole interesse nell’ambito della gestione e pianificazione territoriale, con un diretto e significativo impatto nei processi di valutazione del rischio idrogeologico. Pur limitandosi ai meccanismi di collasso connessi all’insorgenza di fenomeni di instabilità globale, numerose sono le tematiche di interesse geotecnico coinvolte nella risoluzione di tale problema; fra queste, le condizioni di parziale saturazione dei terreni costituenti il rilevato arginale, aventi significativo impatto nella risposta idro-meccanica dell’opera in terra e presenti durante l’intera vita utile. Inoltre, le condizioni di flusso transitorio associate ai moti di filtrazione che si sviluppano nel terreno arginale e di fondazione risultano di non semplice descrizione, anche in relazione alla variabilità temporale delle condizioni al contorno (di tipo atmosferico ed idraulico) ed alle incertezze associate alla conoscenza sia dello stato di saturazione che delle proprietà idrauliche e di ritenzione del terreno. Queste, unite all’eterogeneità intrinseca dei suoli, implica necessariamente l’adozione di approcci probabilistici, complicando certamente la definizione di criteri sicurezza nei confronti dell’insorgenza di possibili meccanismi di collasso. Uno studio comprensivo delle varie problematiche associate alla valutazione della stabilità di argini fluviali in condizioni di flusso transitorio è stato condotto al fine di esplorare ed approfondire varie metodologie di analisi. I differenti approcci, nel seguito brevemente descritti, si distinguono in base al grado di approfondimento e di dettaglio dei modelli, all’onere computazionale e di calcolo richiesto ed alla tipologia di informazioni e dati di input a disposizione per la risoluzione del problema in esame. Nella presente nota, infine, varie indicazioni son fornite sulla base delle evidenze e dei risultati raccolti, con lo scopo di fornire un utile riferimento all’attuale pratica ingegneristica e di investigare nel dettaglio le varie problematiche geotecniche coinvolte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.