Questo lavoro ha per oggetto l’analisi dei processi di formazione di parola in cui interviene il suffisso italiano -aio, che forma nomi di agente, di luogo e di strumento a partire da basi nominali. Le descrizioni di tipo puramente sincronico incontrano difficoltà per ciò che attiene la semantica delle basi di derivazione e la polifunzionalità del suffisso. Ma la situazione si rivela ancora più complicata quando si considerano i dati diacronici, perché l’antecedente latino -arius ha dato origine ad un vasto insieme di forme, usate come aggettivi e come nomi, ottenute da basi aggettivali, nominali, avverbiali e anche verbali. L’obiettivo della ricerca è ricostruire i percorsi evolutivi del suffisso sia attraverso un riesame delle categorie dell’aggettivo e del nome nelle teorie dei grammatici antichi e dei tipologi, sia attraverso una rilettura dei meccanismi di selezione nella morfologia derivazionale del latino. Le conclusioni mettono in luce il ruolo della diacronia in alcune delle questioni che complicano l’analisi morfologica delle lingue indouropee moderne.

Conservazione e innovazione nella morfologia derivazionale dell’italiano: analisi sincronica e diacronica del suffisso –aio / E. Magni. - STAMPA. - 2:(2008), pp. 497-505. (Intervento presentato al convegno Prospettive nello studio del lessico italiano. IX Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana tenutosi a Firenze nel 14-17 giugno 2006).

Conservazione e innovazione nella morfologia derivazionale dell’italiano: analisi sincronica e diacronica del suffisso –aio.

MAGNI, ELISABETTA
2008

Abstract

Questo lavoro ha per oggetto l’analisi dei processi di formazione di parola in cui interviene il suffisso italiano -aio, che forma nomi di agente, di luogo e di strumento a partire da basi nominali. Le descrizioni di tipo puramente sincronico incontrano difficoltà per ciò che attiene la semantica delle basi di derivazione e la polifunzionalità del suffisso. Ma la situazione si rivela ancora più complicata quando si considerano i dati diacronici, perché l’antecedente latino -arius ha dato origine ad un vasto insieme di forme, usate come aggettivi e come nomi, ottenute da basi aggettivali, nominali, avverbiali e anche verbali. L’obiettivo della ricerca è ricostruire i percorsi evolutivi del suffisso sia attraverso un riesame delle categorie dell’aggettivo e del nome nelle teorie dei grammatici antichi e dei tipologi, sia attraverso una rilettura dei meccanismi di selezione nella morfologia derivazionale del latino. Le conclusioni mettono in luce il ruolo della diacronia in alcune delle questioni che complicano l’analisi morfologica delle lingue indouropee moderne.
2008
Prospettive nello studio del lessico italiano. Atti del 9. congresso SILFI (Firenze, 14-17 giugno 2006)
497
505
Conservazione e innovazione nella morfologia derivazionale dell’italiano: analisi sincronica e diacronica del suffisso –aio / E. Magni. - STAMPA. - 2:(2008), pp. 497-505. (Intervento presentato al convegno Prospettive nello studio del lessico italiano. IX Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana tenutosi a Firenze nel 14-17 giugno 2006).
E. Magni
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