Il contributo è dedicato alla categoria della memoria nella «Commedia» di Dante. Scopo del lavoro è descrivere il ruolo di questa categoria nel mondo del poema. Vengono analizzati diversi contesti della memoria a tutti i livelli del poema come di un unico sistema narrativo. L'autore vi introduce il motivo della memoria come uno degli strumenti essenziali della propria narrazione (cfr. «Inf.», II, 9). Tutto il poema, come scopriremo, è strutturato intorno ai 5 principi mnemonici della retorica antica. Il poeta presenta al lettore la propria fizione come un flusso strutturato delle immagini impresse nella memoria del protagonista, e la «qualità» di questa memoria cambia di cantica in cantica: mentre nell'«Inferno» e nel «Purgatorio» la memoria era più storica, nella terza cantica, dove il mondo è puramente spirituale, la memoria si trasforma in quella mistica. L'immagine della memoria si riempie dunque di contenuti filosofici e teologici. Quando l'oggetto contemplato supera i limiti dell'immaginazione e della memoria umana, il poema si conclude. La descrizione dell'esperienza universale attraverso un'esperienza individuale umana è una grande scoperta poetica di Dante, e proprio lo strumento del «ricordo» permette di realizzarla.
Kristina Landa (2014). Categorija pamjati v "Božestvennoj Komedii". San Pietroburgo : Petropolis.
Categorija pamjati v "Božestvennoj Komedii"
Kristina Landa
2014
Abstract
Il contributo è dedicato alla categoria della memoria nella «Commedia» di Dante. Scopo del lavoro è descrivere il ruolo di questa categoria nel mondo del poema. Vengono analizzati diversi contesti della memoria a tutti i livelli del poema come di un unico sistema narrativo. L'autore vi introduce il motivo della memoria come uno degli strumenti essenziali della propria narrazione (cfr. «Inf.», II, 9). Tutto il poema, come scopriremo, è strutturato intorno ai 5 principi mnemonici della retorica antica. Il poeta presenta al lettore la propria fizione come un flusso strutturato delle immagini impresse nella memoria del protagonista, e la «qualità» di questa memoria cambia di cantica in cantica: mentre nell'«Inferno» e nel «Purgatorio» la memoria era più storica, nella terza cantica, dove il mondo è puramente spirituale, la memoria si trasforma in quella mistica. L'immagine della memoria si riempie dunque di contenuti filosofici e teologici. Quando l'oggetto contemplato supera i limiti dell'immaginazione e della memoria umana, il poema si conclude. La descrizione dell'esperienza universale attraverso un'esperienza individuale umana è una grande scoperta poetica di Dante, e proprio lo strumento del «ricordo» permette di realizzarla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.