Dalla metà del XV secolo si assiste a un’interessante mutazione morfologica e funzionale delle scale che, con l’approssimarsi dell’età barocca, guadagnano un ruolo da protagoniste nell’architettura civile in Italia e in Europa. A partire dal secondo Quattrocento, la costruzione dei palazzi patrizi in Italia si orienta, nelle diverse declinazioni delle tradizioni locali, verso il nuovo linguaggio “all’antica”. Le residenze non devono essere solo confortevoli, ma devono testimoniare la gerarchia sociale e censuale dei committenti, facendosi manifesto concreto del loro ruolo. È così che le scale interne abbandonano il legno per la pietra, lasciano gli spazi angusti, i cavedi e i cortili, dove erano tradizionalmente ubicate, per inserirsi nel cuore di un designato percorso di carattere pubblico, sottoposti a un graduale processo di monumentalizzazione, che raggiunge l’apice nel tardo Cinquecento e nel Seicento. A Roma in particolare, sede della curia pontificia e delle grandi corti cardinalizie, oltre che delle famiglie baronali e della nobiltà di più recente origine, la ritualità e le cerimonie sociali assumono un ruolo centrale, che si riflette anche nel ruolo delle scale nei palazzi.

"Tutto passa per le scale". La scala nei palazzi romani

Micaela Antonucci
2016

Abstract

Dalla metà del XV secolo si assiste a un’interessante mutazione morfologica e funzionale delle scale che, con l’approssimarsi dell’età barocca, guadagnano un ruolo da protagoniste nell’architettura civile in Italia e in Europa. A partire dal secondo Quattrocento, la costruzione dei palazzi patrizi in Italia si orienta, nelle diverse declinazioni delle tradizioni locali, verso il nuovo linguaggio “all’antica”. Le residenze non devono essere solo confortevoli, ma devono testimoniare la gerarchia sociale e censuale dei committenti, facendosi manifesto concreto del loro ruolo. È così che le scale interne abbandonano il legno per la pietra, lasciano gli spazi angusti, i cavedi e i cortili, dove erano tradizionalmente ubicate, per inserirsi nel cuore di un designato percorso di carattere pubblico, sottoposti a un graduale processo di monumentalizzazione, che raggiunge l’apice nel tardo Cinquecento e nel Seicento. A Roma in particolare, sede della curia pontificia e delle grandi corti cardinalizie, oltre che delle famiglie baronali e della nobiltà di più recente origine, la ritualità e le cerimonie sociali assumono un ruolo centrale, che si riflette anche nel ruolo delle scale nei palazzi.
2016
Micaela, Antonucci
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