La sentenza in epigrafe, pronunciandosi sulla compatibilità della disciplina italiana in materia di gestione di scommesse e concorsi pronostici con la normativa comunitaria, fornisce una soluzione innovativa in quanto afferma l'incompatibilità della disciplina in oggetto con i principi della libera circolazione dei servizi e della libertà di stabilimento, nella misura in cui la stessa disciplina richiede, per l'esercizio dell'attività, un duplice ordine di provvedimenti amministrativi. Traendo spunto dalla sentenza della Corte di giustizia (C-243/01 Gambelli), secondo la quale appare assodato che la normativa italiana costituisca una restrizione alla libertà di stabilimento allorché esclude che le società di capitali quotate in altri mercati comunitari possano ottenere concessioni, il TAR Abruzzo ritiene che il sistema italiano, stante il regime di esclusività legato al rilascio delle concessioni, impedirebbe agli operatori stranieri in possesso di titoli abilitativi nei loro Stati di origine di conseguire la necessaria licenza di polizia, realizzando un palese contrasto con il principio di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi. La conclusione raggiunta dal TAR non è, secondo l'A., da accogliere dal momento che sono numerosi i precedenti contrari per cui occorrerebbe una ridefinizione normativa per realizzare un equo contemperamento degli interessi in gioco piuttosto che una semplice disapplicazione delle disposizioni ad opera del giudice nazionale.

SCOMMESSE: IL TAR PUNTA ALLA LIBERALIZZAZIONE DEL SETTORE

NOVARO, PIERGIORGIO
Writing – Original Draft Preparation
2005

Abstract

La sentenza in epigrafe, pronunciandosi sulla compatibilità della disciplina italiana in materia di gestione di scommesse e concorsi pronostici con la normativa comunitaria, fornisce una soluzione innovativa in quanto afferma l'incompatibilità della disciplina in oggetto con i principi della libera circolazione dei servizi e della libertà di stabilimento, nella misura in cui la stessa disciplina richiede, per l'esercizio dell'attività, un duplice ordine di provvedimenti amministrativi. Traendo spunto dalla sentenza della Corte di giustizia (C-243/01 Gambelli), secondo la quale appare assodato che la normativa italiana costituisca una restrizione alla libertà di stabilimento allorché esclude che le società di capitali quotate in altri mercati comunitari possano ottenere concessioni, il TAR Abruzzo ritiene che il sistema italiano, stante il regime di esclusività legato al rilascio delle concessioni, impedirebbe agli operatori stranieri in possesso di titoli abilitativi nei loro Stati di origine di conseguire la necessaria licenza di polizia, realizzando un palese contrasto con il principio di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi. La conclusione raggiunta dal TAR non è, secondo l'A., da accogliere dal momento che sono numerosi i precedenti contrari per cui occorrerebbe una ridefinizione normativa per realizzare un equo contemperamento degli interessi in gioco piuttosto che una semplice disapplicazione delle disposizioni ad opera del giudice nazionale.
2005
novaro piergirogio
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