Il lavoro analizza criticamente la tesi secondo cui la mancata promozione dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria prevista dall'art. 106 t.u.f. può cagionare agli azionisti pretermessi un danno suscettibile di essere risarcito. Sono oggetto di considerazione: la natura giuridica dell'obbligo di lanciare l'offerta; il momento in cui esso sorge e quello in cui può iniziare il suo inadempimento; la compatibilità del risarcimento del danno con le sanzioni previste dall'art. 110 t.u.f., in particolare dopo l'ultima novella; la natura della responsabilità del soggetto tenuto all'offerta ed infine le problematiche relative alla quantificazione del danno, con specifico riferimento all'incidenza degli eventi successivi allo scadere del termine per il lancio dell'o.p.a. Nell'ultima parte del lavoro si evidenzia come la riflessione sull'inadempimento dell'o.p.a. obbligatoria sia utile per fare affiorare i punti di contatto tra la disciplina del diritto societario e quella dei mercati finanziari, aprendo nuove prospettive di discussione. Infine si sostiene che il silenzio del t.u.f. sulla questione del risarcimento del danno può essere interpretato come il frutto di una scelta consapevole del legislatore, intenzionato a lasciare il giudice libero di impiegare le categorie del diritto civile per risolvere il caso pratico tenendo conto delle sue peculiarità.
Ghetti, R. (2017). Riflessioni critiche sulle conseguenze della violazione dell'obbligo di lanciare un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria. GIURISPRUDENZA COMMERCIALE, 44(6), 1024-1036.
Riflessioni critiche sulle conseguenze della violazione dell'obbligo di lanciare un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria
Ghetti, Riccardo
2017
Abstract
Il lavoro analizza criticamente la tesi secondo cui la mancata promozione dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria prevista dall'art. 106 t.u.f. può cagionare agli azionisti pretermessi un danno suscettibile di essere risarcito. Sono oggetto di considerazione: la natura giuridica dell'obbligo di lanciare l'offerta; il momento in cui esso sorge e quello in cui può iniziare il suo inadempimento; la compatibilità del risarcimento del danno con le sanzioni previste dall'art. 110 t.u.f., in particolare dopo l'ultima novella; la natura della responsabilità del soggetto tenuto all'offerta ed infine le problematiche relative alla quantificazione del danno, con specifico riferimento all'incidenza degli eventi successivi allo scadere del termine per il lancio dell'o.p.a. Nell'ultima parte del lavoro si evidenzia come la riflessione sull'inadempimento dell'o.p.a. obbligatoria sia utile per fare affiorare i punti di contatto tra la disciplina del diritto societario e quella dei mercati finanziari, aprendo nuove prospettive di discussione. Infine si sostiene che il silenzio del t.u.f. sulla questione del risarcimento del danno può essere interpretato come il frutto di una scelta consapevole del legislatore, intenzionato a lasciare il giudice libero di impiegare le categorie del diritto civile per risolvere il caso pratico tenendo conto delle sue peculiarità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.