L’aumento dell’antibiotico resistenza dei microrganismi patogeni è sempre più evidente e drammatico: in questo scenario lo studio dell’attività antimicrobica degli oli essenziali (OE) è di grande rilievo per la possibilità di individuare nuove strategie a supporto delle terapie antimicrobiche. L’impiego degli OE in medicina, veterinaria, industria alimentare e agricoltura non ha evidenziato, infatti, la presenza di geni di resistenza nei microrganismi bersaglio: i patogeni non riescono a sviluppare resistenza verso i molteplici meccanismi molecolari messi in atto dai numerosi componenti bioattivi con attività sinergica presenti negli OE. La ricerca di nuovi OE, inoltre, può contribuire ad individuare molecole antimicrobiche attive per diversi scopi applicativi. Scopo. La presente attività di ricerca ha riguardato lo studio dell’attività antimicrobica di OE ed idrolati di Monarda fistulosa e M. didyma, appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, che grazie all’elevata presenza di timolo possono rivelarsi molto promettenti contro microrganismi patogeni. In particolare sono stati messi a confronto gli OE derivati da piante coltivate in due anni consecutivi al fine di evidenziare possibili differenze di attività antimicrobica. Materiali e Metodi. Gli OE M. fistulosa e M. didyma sono stati ottenuti da coltivazioni delle relative piante officinali presso l’ITAS Ghini-Scarabelli di Imola e “Il Giardino delle Erbe” di Casola Valsenio (Ravenna). I microrganismi saggiati sono stati sia lieviti (Candida albicans ATCC 48274, Candida pseudointermedia CBS 6918, Candida stellata CBS 943, Candida tropicalis CBS 94, Candida utilis CBS 621), sia batteri patogeni per l’uomo e gli animali (Enterococcus faecalis, Escherichia coli M12, Staphylococcus aureus), sia batteri benefici (Bifidobacterium animalis spp. lactis MB29, Bifidobacterium animalis spp. animalis T6). La MIC (Minimal Inhibitory Concentration) è stata valutata utilizzando il metodo validato secondo CLSI. Brevemente, i microrganismi sono stati coltivati nel substrato idoneo (YPD per i lieviti, Nutrient Broth per i patogeni e MRS addizionato di cisteina 0.05% per i bifidobatteri) ed incubati nelle condizioni appropriate (30°C per i lieviti e 37°C per tutti gli altri). Per quanto riguarda gli OE, è stato utilizzato il tween 80 (0.001%) come emulsionante per aumentarne la solubilità e sono state saggiate le concentrazioni da 0.0078 a 4%. Per quanto riguarda gli idrolati sono state saggiate le diluizioni 1:2, 1:4 e 1:8. Sono state inoculate 105 cellule per pozzetto in piastre multiwell da 96 pozzetti e la crescita microbica è stata valutata a 24 e 48 ore mediante lettura spettrofotometrica a 600 nm. La MLC (Minimal Lethal Concentration) è stata misurata inoculando in piastra 10μl prelevati dai 3 pozzetti adiacenti al pozzetto dove si osservava la crescita e incubando alle condizioni adatte ai vari microrganismi saggiati. Risultati. Nonostante la composizione degli OE sia diversa fra le due specie di Monarda e fra i diversi anni di coltivazione, gli OE hanno mostrato una simile attività antimicrobica verso i lieviti e i batteri saggiati. In generale, gli OE testati hanno rivelato bassi valori di MIC, cioè una più forte attività antimicrobica, verso i microrganismi patogeni come E. coli e C. albicans, rispetto alle MIC attive verso i microrganismi benefici come i bifidobatteri. Gli idrolati di Monarda mostrano anch’essi attività antimicrobica paragonabile a quella degli OE: gli idrolati, essendo già in un mezzo acquoso, potrebbero avere una maggiore facilità di impiego non richiedendo emulsionanti. Conclusioni: La maggiore sensibilità dei microrganismi patogeni supporta un potenziale utilizzo degli OE di Monarda come agenti antimicrobici grazie al loro vantaggioso profilo di selettività. Possibili applicazioni potrebbero essere in campo medicoveterinario, alimentare e agronomico. Tuttavia saranno necessari studi in vivo per confermare i dati ottenuti in vitro.

Mattarelli, P., Sansosti, M.C., Modesto, M.M. (2017). Idrolato ed olio essenziale di Monarda fistulosa e Monarda didyma: evidenze per una pote nziale applica zione come antimicrobici. NATURAL 1, 11_2017, 73-73.

Idrolato ed olio essenziale di Monarda fistulosa e Monarda didyma: evidenze per una pote nziale applica zione come antimicrobici

Mattarelli P.
;
Modesto M.
2017

Abstract

L’aumento dell’antibiotico resistenza dei microrganismi patogeni è sempre più evidente e drammatico: in questo scenario lo studio dell’attività antimicrobica degli oli essenziali (OE) è di grande rilievo per la possibilità di individuare nuove strategie a supporto delle terapie antimicrobiche. L’impiego degli OE in medicina, veterinaria, industria alimentare e agricoltura non ha evidenziato, infatti, la presenza di geni di resistenza nei microrganismi bersaglio: i patogeni non riescono a sviluppare resistenza verso i molteplici meccanismi molecolari messi in atto dai numerosi componenti bioattivi con attività sinergica presenti negli OE. La ricerca di nuovi OE, inoltre, può contribuire ad individuare molecole antimicrobiche attive per diversi scopi applicativi. Scopo. La presente attività di ricerca ha riguardato lo studio dell’attività antimicrobica di OE ed idrolati di Monarda fistulosa e M. didyma, appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, che grazie all’elevata presenza di timolo possono rivelarsi molto promettenti contro microrganismi patogeni. In particolare sono stati messi a confronto gli OE derivati da piante coltivate in due anni consecutivi al fine di evidenziare possibili differenze di attività antimicrobica. Materiali e Metodi. Gli OE M. fistulosa e M. didyma sono stati ottenuti da coltivazioni delle relative piante officinali presso l’ITAS Ghini-Scarabelli di Imola e “Il Giardino delle Erbe” di Casola Valsenio (Ravenna). I microrganismi saggiati sono stati sia lieviti (Candida albicans ATCC 48274, Candida pseudointermedia CBS 6918, Candida stellata CBS 943, Candida tropicalis CBS 94, Candida utilis CBS 621), sia batteri patogeni per l’uomo e gli animali (Enterococcus faecalis, Escherichia coli M12, Staphylococcus aureus), sia batteri benefici (Bifidobacterium animalis spp. lactis MB29, Bifidobacterium animalis spp. animalis T6). La MIC (Minimal Inhibitory Concentration) è stata valutata utilizzando il metodo validato secondo CLSI. Brevemente, i microrganismi sono stati coltivati nel substrato idoneo (YPD per i lieviti, Nutrient Broth per i patogeni e MRS addizionato di cisteina 0.05% per i bifidobatteri) ed incubati nelle condizioni appropriate (30°C per i lieviti e 37°C per tutti gli altri). Per quanto riguarda gli OE, è stato utilizzato il tween 80 (0.001%) come emulsionante per aumentarne la solubilità e sono state saggiate le concentrazioni da 0.0078 a 4%. Per quanto riguarda gli idrolati sono state saggiate le diluizioni 1:2, 1:4 e 1:8. Sono state inoculate 105 cellule per pozzetto in piastre multiwell da 96 pozzetti e la crescita microbica è stata valutata a 24 e 48 ore mediante lettura spettrofotometrica a 600 nm. La MLC (Minimal Lethal Concentration) è stata misurata inoculando in piastra 10μl prelevati dai 3 pozzetti adiacenti al pozzetto dove si osservava la crescita e incubando alle condizioni adatte ai vari microrganismi saggiati. Risultati. Nonostante la composizione degli OE sia diversa fra le due specie di Monarda e fra i diversi anni di coltivazione, gli OE hanno mostrato una simile attività antimicrobica verso i lieviti e i batteri saggiati. In generale, gli OE testati hanno rivelato bassi valori di MIC, cioè una più forte attività antimicrobica, verso i microrganismi patogeni come E. coli e C. albicans, rispetto alle MIC attive verso i microrganismi benefici come i bifidobatteri. Gli idrolati di Monarda mostrano anch’essi attività antimicrobica paragonabile a quella degli OE: gli idrolati, essendo già in un mezzo acquoso, potrebbero avere una maggiore facilità di impiego non richiedendo emulsionanti. Conclusioni: La maggiore sensibilità dei microrganismi patogeni supporta un potenziale utilizzo degli OE di Monarda come agenti antimicrobici grazie al loro vantaggioso profilo di selettività. Possibili applicazioni potrebbero essere in campo medicoveterinario, alimentare e agronomico. Tuttavia saranno necessari studi in vivo per confermare i dati ottenuti in vitro.
2017
Mattarelli, P., Sansosti, M.C., Modesto, M.M. (2017). Idrolato ed olio essenziale di Monarda fistulosa e Monarda didyma: evidenze per una pote nziale applica zione come antimicrobici. NATURAL 1, 11_2017, 73-73.
Mattarelli, Paola; Sansosti, M. C.; Modesto, MONICA MARIANNA
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/611960
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact