Dopo una breve ricognizione sugli interessi omerici di Antonio Urceo Codro e di Angelo Poliziano, si presenta un'analisi delle prolusioni accademiche su Omero più significative nell'opera dei due umanisti: il Sermo III e l'Oratio in expositione Homeri. Il contributo, mettendo a confronto le pratiche di selezione e compendio operate da Codro e Poliziano sul testo della Vita Homeri dello Pseudo Plutarco, fonte principale di entrambe le trattazioni, propone di mettere luce sulle differenze di approccio ai temi omerici da parte dei due autori in relazione alle differenti sensibilità filologiche e al diverso contesto accademico in cui si trovarono ad esercitare il loro magistero.

Omero tra Codro e Poliziano

VENTURA, GIACOMO
2016

Abstract

Dopo una breve ricognizione sugli interessi omerici di Antonio Urceo Codro e di Angelo Poliziano, si presenta un'analisi delle prolusioni accademiche su Omero più significative nell'opera dei due umanisti: il Sermo III e l'Oratio in expositione Homeri. Il contributo, mettendo a confronto le pratiche di selezione e compendio operate da Codro e Poliziano sul testo della Vita Homeri dello Pseudo Plutarco, fonte principale di entrambe le trattazioni, propone di mettere luce sulle differenze di approccio ai temi omerici da parte dei due autori in relazione alle differenti sensibilità filologiche e al diverso contesto accademico in cui si trovarono ad esercitare il loro magistero.
2016
Ventura, Giacomo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/579406
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