Il 1520 è un anno cruciale nella carriera di Antonio da Sangallo il Giovane (Antonio Cordini, 1484-1546): sostituisce Jacopo Sansovino nel cantiere della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma e ottiene il prestigioso ruolo di primo architetto di San Pietro in Vaticano. Questi nuovi prestigiosi incarichi si vanno ad aggiungere a una ricca serie di committenze ottenute da Sangallo, che in questi anni già segue uno dei più importanti cantieri romani, il palazzo Farnese, oltre a diverse opere civili e religiose a Roma e nello Stato della Chiesa. Sul soglio pontificio è il cardinale Giovanni de’ Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico, eletto l’11 marzo 1513 con il nome di Leone X, che durante il suo papato imprime uno straordinario impulso allo sviluppo delle arti e della cultura che apre una stagione di sfolgorante fioritura artistica a Roma. La carriera di Sangallo conosce un punto di svolta proprio durante questa stagione “aurea” del pontificato leonino, nel corso del quale egli emerge come uno dei principali attori della scena artistica, assumendo con decisione il ruolo di coordinatore e in molti casi anche progettista di opere chiave dello sviluppo urbano e edilizio di Roma. Uno dei fattori determinanti di questa sua irresistibile ascesa è proprio nel rapporto che Sangallo riesce a instaurare con i Medici: l’architetto fiorentino si rivela uno dei migliori e più duttili interpreti della celebrazione dinastica della famiglia di suoi conterranei. Il contributo ricostruisce gli interventi architettonici e urbani in vari modi riconducibili a Sangallo nel corso dei due pontificati medicei di Leone X e Clemente VII, evidenziando come egli riesca a costruire con abilità e ingegno una figura professionale sempre più completa e poliedrica, e come alla sua mente progettuale e alla sua mano di esperto costruttore si debbano alcuni dei segni più significativi lasciati dai Medici nell’Urbe.

Leone X e Antonio da Sangallo il Giovane nella Roma medicea / Antonucci, Micaela. - STAMPA. - II:(2016), pp. 415-434. (Intervento presentato al convegno Leone X. Finanza, mecenatismo, cultura tenutosi a Roma nel 2-4 novembre 2015).

Leone X e Antonio da Sangallo il Giovane nella Roma medicea

ANTONUCCI, MICAELA
2016

Abstract

Il 1520 è un anno cruciale nella carriera di Antonio da Sangallo il Giovane (Antonio Cordini, 1484-1546): sostituisce Jacopo Sansovino nel cantiere della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma e ottiene il prestigioso ruolo di primo architetto di San Pietro in Vaticano. Questi nuovi prestigiosi incarichi si vanno ad aggiungere a una ricca serie di committenze ottenute da Sangallo, che in questi anni già segue uno dei più importanti cantieri romani, il palazzo Farnese, oltre a diverse opere civili e religiose a Roma e nello Stato della Chiesa. Sul soglio pontificio è il cardinale Giovanni de’ Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico, eletto l’11 marzo 1513 con il nome di Leone X, che durante il suo papato imprime uno straordinario impulso allo sviluppo delle arti e della cultura che apre una stagione di sfolgorante fioritura artistica a Roma. La carriera di Sangallo conosce un punto di svolta proprio durante questa stagione “aurea” del pontificato leonino, nel corso del quale egli emerge come uno dei principali attori della scena artistica, assumendo con decisione il ruolo di coordinatore e in molti casi anche progettista di opere chiave dello sviluppo urbano e edilizio di Roma. Uno dei fattori determinanti di questa sua irresistibile ascesa è proprio nel rapporto che Sangallo riesce a instaurare con i Medici: l’architetto fiorentino si rivela uno dei migliori e più duttili interpreti della celebrazione dinastica della famiglia di suoi conterranei. Il contributo ricostruisce gli interventi architettonici e urbani in vari modi riconducibili a Sangallo nel corso dei due pontificati medicei di Leone X e Clemente VII, evidenziando come egli riesca a costruire con abilità e ingegno una figura professionale sempre più completa e poliedrica, e come alla sua mente progettuale e alla sua mano di esperto costruttore si debbano alcuni dei segni più significativi lasciati dai Medici nell’Urbe.
2016
Leone X. Finanza, mecenatismo, cultura. Atti del Convegno Internazionale (Roma, 2-4 novembre 2015)
415
434
Leone X e Antonio da Sangallo il Giovane nella Roma medicea / Antonucci, Micaela. - STAMPA. - II:(2016), pp. 415-434. (Intervento presentato al convegno Leone X. Finanza, mecenatismo, cultura tenutosi a Roma nel 2-4 novembre 2015).
Antonucci, Micaela
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