Lo scritto affronta il tema del ruolo della declaratoria fallimentare nella bancarotta patrimoniale prefallimentare. Fatte alcune premesse sul problematico rapporto tra procedure concorsuali, oggetto di svariate ed incessanti riforme, e reati fallimentari, sostanzialmente immutati dal 1942 nonostante alcuni non marginali ritocchi, si analizzano i più recenti orientamenti della giurisprudenza di legittimità in materia, soffermandosi, in particolare, sull’interpretazione offerta da un noto precedente (la c.d. “sentenza Corvetta”) e successivamente respinta da successive pronunce, sulla base di argomentazioni che lo scritto giudica non irresistibili. Aderendo ad un’autorevole dottrina, si propone una ricostruzione costituzionalmente orientata della bancarotta, alla quale si ritiene applicabile la teoria dell’imputazione oggettiva dell’evento. Ne discenderebbe la necessità di accertare un nesso di rischio tra condotte e un evento di pericolo, individuabile nello stato di insolvenza. Infine, si evidenzia come molti dei problemi applicativi della bancarotta risentano dell’incapacità dell’ordinamento di descrivere i limiti di legittimità del comportamento economico in costanza o in prossimità di una crisi: un profilo sul quale, accanto ad una improbabile riforma dei reati fallimentari, dovrebbe intervenire il legislatore.
Nisco, A. (2015). Recenti evoluzioni (e involuzioni) in tema di bancarotta: ruolo dell'insolvenza e adeguatezza economica delle operazioni antecedenti. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PENALE DELL'ECONOMIA, Anno XXVIII 4/2015(4), 851-872.
Recenti evoluzioni (e involuzioni) in tema di bancarotta: ruolo dell'insolvenza e adeguatezza economica delle operazioni antecedenti
NISCO, ATTILIO
2015
Abstract
Lo scritto affronta il tema del ruolo della declaratoria fallimentare nella bancarotta patrimoniale prefallimentare. Fatte alcune premesse sul problematico rapporto tra procedure concorsuali, oggetto di svariate ed incessanti riforme, e reati fallimentari, sostanzialmente immutati dal 1942 nonostante alcuni non marginali ritocchi, si analizzano i più recenti orientamenti della giurisprudenza di legittimità in materia, soffermandosi, in particolare, sull’interpretazione offerta da un noto precedente (la c.d. “sentenza Corvetta”) e successivamente respinta da successive pronunce, sulla base di argomentazioni che lo scritto giudica non irresistibili. Aderendo ad un’autorevole dottrina, si propone una ricostruzione costituzionalmente orientata della bancarotta, alla quale si ritiene applicabile la teoria dell’imputazione oggettiva dell’evento. Ne discenderebbe la necessità di accertare un nesso di rischio tra condotte e un evento di pericolo, individuabile nello stato di insolvenza. Infine, si evidenzia come molti dei problemi applicativi della bancarotta risentano dell’incapacità dell’ordinamento di descrivere i limiti di legittimità del comportamento economico in costanza o in prossimità di una crisi: un profilo sul quale, accanto ad una improbabile riforma dei reati fallimentari, dovrebbe intervenire il legislatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.