SINOSSI. L’azione si svolge a Padova in un tempo indefinito e narra le vicende dell’amore fatale tra Juan e Beatriz. Juan è un giovane napoletano che giunge a Padova per studiare Giurisprudenza. Qui trova alloggio in un antico palazzo che si affaccia su uno splendido giardino. Dalla finestra della sua stanza presto nota Beatriz, la bella figlia di Rappaccini, un medico alla ricerca dell’immortalità che non esita in nome della scienza a mettere in atto un terribile esperimento: impregnare sua figlia di veleni in modo che il suo respiro intossichi chiunque le si avvicini. La ragazza è costretta a vivere nei confini del rigoglioso giardino, brulicante di strane piante velenose coltivate da suo padre. Tuttavia il ragazzo è molto attratto dalla ragazza e decide di entrare per incontrarla. La luminare della medicina Baglioni, amica del padre di Juan, lo avverte della follia scientifica di Rappaccini, ma Juan è ormai attratto fatalmente dalla bella Beatriz. Tra i due nasce un sentimento puro e inocente che travalica ogni difficoltà. Disgraziatamente, Juan subisce le conseguenze del veleno emanato da Beatriz. Baglioni gli procurerà un antidoto, che risulterà infausto/letale per la figlia di Rappaccini. Si scopre così che la dottoressa Baglioni è la grande regista della vicenda e che il suo intervento, in apparenza benefico, non è altro che la sua rivalsa sul celebre collega. Liberamente tratta dall’opera di Octavio Paz La hija de Rappaccini, la pièce vuole essere un'allegoria intrisa di atmosfere gotiche e misteriose, sospesa tra sogno e realtà in cui trasfondere auree oniriche. Un palinsesto teatrale e letterario che prende vita quando lo sguardo dello spettatore penetra nell’aldilà del giardino del bene e del male.

Juegos de amor en el jardín del tarot. Spettacolo in spagnolo presentato nella XXXIII Rassegna SSenzaLiMITi, nell'ambito della programmazione scientifico-culturale "Babele Teatrale in Costruzione 2015"

FERNANDEZ GARCIA, MARIA ISABEL;GRIMALDI, IVONNE LUCILLA SIMONETTA
2015

Abstract

SINOSSI. L’azione si svolge a Padova in un tempo indefinito e narra le vicende dell’amore fatale tra Juan e Beatriz. Juan è un giovane napoletano che giunge a Padova per studiare Giurisprudenza. Qui trova alloggio in un antico palazzo che si affaccia su uno splendido giardino. Dalla finestra della sua stanza presto nota Beatriz, la bella figlia di Rappaccini, un medico alla ricerca dell’immortalità che non esita in nome della scienza a mettere in atto un terribile esperimento: impregnare sua figlia di veleni in modo che il suo respiro intossichi chiunque le si avvicini. La ragazza è costretta a vivere nei confini del rigoglioso giardino, brulicante di strane piante velenose coltivate da suo padre. Tuttavia il ragazzo è molto attratto dalla ragazza e decide di entrare per incontrarla. La luminare della medicina Baglioni, amica del padre di Juan, lo avverte della follia scientifica di Rappaccini, ma Juan è ormai attratto fatalmente dalla bella Beatriz. Tra i due nasce un sentimento puro e inocente che travalica ogni difficoltà. Disgraziatamente, Juan subisce le conseguenze del veleno emanato da Beatriz. Baglioni gli procurerà un antidoto, che risulterà infausto/letale per la figlia di Rappaccini. Si scopre così che la dottoressa Baglioni è la grande regista della vicenda e che il suo intervento, in apparenza benefico, non è altro che la sua rivalsa sul celebre collega. Liberamente tratta dall’opera di Octavio Paz La hija de Rappaccini, la pièce vuole essere un'allegoria intrisa di atmosfere gotiche e misteriose, sospesa tra sogno e realtà in cui trasfondere auree oniriche. Un palinsesto teatrale e letterario che prende vita quando lo sguardo dello spettatore penetra nell’aldilà del giardino del bene e del male.
2015
Fernandez Garcia, Maria isabel; Grimaldi, Ivonne Lucilla Simonetta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/556167
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