Uno storicismo moderato. Pasquale Galluppi interprete di Kant e Spinoza

Galluppi sets up a critical investigation on the history of philosophy on the basis of his belief in the new epoch of European intellectual history he was experiencing, characterized by the assumption of self-awareness as a fundamental criterion of truth. In order to verify the possibility to frame such critical reconstruction within the essential coordinates of historicism, the essay goes across Galluppi’s reading of the history of philosophical rationality, focusing, in particular, on the "Saggio filosofico sulla critica della conoscenza" and on the "Lettere Filosofiche". The research also aims at highlighting the most traditional aspects of Galluppi’s thought; about this, the space Galluppi dedicates to Spinoza provides those elements useful to distinguish the originality of Galluppi – which makes him a precursor of Gioberti, Spaventa and Gentile – from those aspects of his thought mainly influenced by catholic rational theology.

Nella convinzione di vivere in una nuova epoca della vicenda intellettuale europea caratterizzata dall’assunzione dell’autocoscienza quale fondamentale criterio di verità, Galluppi istruisce un’indagine critica della storia della filosofia. Al fine di verificare la possibilità di inquadrare tale ricostruzione entro le coordinate essenziali dello storicismo, il saggio ripercorre la lettura galluppiana della storia della razionalità filosofica concentrandosi in particolare sul "Saggio filosofico sulla critica della conoscenza" e sulle "Lettere Filosofiche". La ricerca mira, al contempo, a focalizzare gli aspetti più tradizionali del pensiero di Galluppi. A questo riguardo l’interpretazione dei luoghi galluppiani dedicati a Spinoza fornisce l’occasione per distinguere i tratti di originalità – che fanno di Galluppi un precursore di Gioberti, Spaventa e Gentile – dagli aspetti del suo pensiero maggiormente influenzati dalla teologia razionale cattolica.