La recensione analizza la monografia di Sabine Frommel sull'opera di Giuliano da Sangallo negli ambiti dell'architettura civile e religiosa: un personaggio di grande sensibilità artistica e folgorante talento, senza dubbio uno dei protagonisti del passaggio tra Quattro e Cinquecento, che però, soprattutto nella sua esperienza romana, viene oscurato da figure di artisti geniali e innovativi con i quali non riesce a tenere il passo, come Bramante, Raffaello e Michelangelo. La messa a fuoco di un ritratto nitido e coerente di questo poliedrico artista, la cui attività registra in maniera esemplare l’inquieta mutazione del linguaggio architettonico in area tosco-romana nel passaggio tra Quattro e Cinquecento, si articola nelle sue varie competenze artistiche e tecniche: dalla formazione come legnaiolo, attestata da spettacolari soffitti lignei come quello di Santa Maria Maggiore a Roma, ma anche da sculture di perfetta fattura; alle sue prove di architettura, sia civile che religiosa che militare; e alla profusione di disegni, che attestano la sua minuziosa conoscenza dell’Antico.

Recensione al volume di S. Frommel, Giuliano da Sangallo, Cassa di Risparmio di Firenze - Edifir, Firenze 2014 / Antonucci, Micaela. - In: RR. ROMA NEL RINASCIMENTO. - ISSN 2036-2463. - STAMPA. - 35:(2015), pp. 264-270.

Recensione al volume di S. Frommel, Giuliano da Sangallo, Cassa di Risparmio di Firenze - Edifir, Firenze 2014

ANTONUCCI, MICAELA
2015

Abstract

La recensione analizza la monografia di Sabine Frommel sull'opera di Giuliano da Sangallo negli ambiti dell'architettura civile e religiosa: un personaggio di grande sensibilità artistica e folgorante talento, senza dubbio uno dei protagonisti del passaggio tra Quattro e Cinquecento, che però, soprattutto nella sua esperienza romana, viene oscurato da figure di artisti geniali e innovativi con i quali non riesce a tenere il passo, come Bramante, Raffaello e Michelangelo. La messa a fuoco di un ritratto nitido e coerente di questo poliedrico artista, la cui attività registra in maniera esemplare l’inquieta mutazione del linguaggio architettonico in area tosco-romana nel passaggio tra Quattro e Cinquecento, si articola nelle sue varie competenze artistiche e tecniche: dalla formazione come legnaiolo, attestata da spettacolari soffitti lignei come quello di Santa Maria Maggiore a Roma, ma anche da sculture di perfetta fattura; alle sue prove di architettura, sia civile che religiosa che militare; e alla profusione di disegni, che attestano la sua minuziosa conoscenza dell’Antico.
2015
Recensione al volume di S. Frommel, Giuliano da Sangallo, Cassa di Risparmio di Firenze - Edifir, Firenze 2014 / Antonucci, Micaela. - In: RR. ROMA NEL RINASCIMENTO. - ISSN 2036-2463. - STAMPA. - 35:(2015), pp. 264-270.
Antonucci, Micaela
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/545342
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