L’Anno Santo 1575, il primo dopo il Concilio di Trento e il primo celebrato dal bolognese Ugo Boncompagni, salito al soglio pontificio con il nome di Gregorio XIII nel maggio1572, segna anche la nascita dell’Arciconfraternita dei Bolognesi a Roma: con sede prima nella chiesa di San Giovanni Calibita sull’Isola Tiberina, poi in quella di San Tommaso degli Spagnoli in via del Mascherone, alle spalle di palazzo Farnese, che viene ricostruita a partire dal 1581 su progetto di Ottaviano Mascherino o Mascarino con la nuova dedicazione ai Santi Giovanni Evangelista e Petronio. Il contributo si propone di analizzare e presentare le vicende storiche legate ai luoghi rappresentativi della "nazione" bolognese a Roma, concentrandosi in particolare sulla chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Petronio che, In assenza di una strategia di rappresentazione nazionale e di uno o più poli laici stabili capaci di rappresentare la presenza e il peso sociale, economico e politico dei bolognesi nell'Urbe, oltre ad assolvere la principale e tradizionale funzione di offrire assistenza spirituale e materiale ai conterranei di passaggio o stabilmente residenti in città, diviene anche riferimento e palcoscenico politico dell’identità felsinea.

I luoghi della ‘nazione’ bolognese a Roma e la chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Petronio

ANTONUCCI, MICAELA
2015

Abstract

L’Anno Santo 1575, il primo dopo il Concilio di Trento e il primo celebrato dal bolognese Ugo Boncompagni, salito al soglio pontificio con il nome di Gregorio XIII nel maggio1572, segna anche la nascita dell’Arciconfraternita dei Bolognesi a Roma: con sede prima nella chiesa di San Giovanni Calibita sull’Isola Tiberina, poi in quella di San Tommaso degli Spagnoli in via del Mascherone, alle spalle di palazzo Farnese, che viene ricostruita a partire dal 1581 su progetto di Ottaviano Mascherino o Mascarino con la nuova dedicazione ai Santi Giovanni Evangelista e Petronio. Il contributo si propone di analizzare e presentare le vicende storiche legate ai luoghi rappresentativi della "nazione" bolognese a Roma, concentrandosi in particolare sulla chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Petronio che, In assenza di una strategia di rappresentazione nazionale e di uno o più poli laici stabili capaci di rappresentare la presenza e il peso sociale, economico e politico dei bolognesi nell'Urbe, oltre ad assolvere la principale e tradizionale funzione di offrire assistenza spirituale e materiale ai conterranei di passaggio o stabilmente residenti in città, diviene anche riferimento e palcoscenico politico dell’identità felsinea.
2015
Identità e rappresentazione. Le chiese nazionali a Roma, 1450-1650
473
493
Antonucci, Micaela
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