Traduzido e abandonado. Fortuna crítica e desfortuna editorial de Osman Lins na Itália.

Più che una semplice ricognizione bibliografica sulla ricezione italiana di Osman Lins (1924-1978), uno dei più importanti scrittori brasiliani del Novecento, questo articolo non solo ne ricostruisce l'appartato e circoscritto percorso editoriale, traguardandolo soprattutto dalla prospettiva dell'intrinseca irriducibilità di quell'opera al nostro orizzonte d'attesa sul Brasile, ma passa anche in rassegna le principali linee tematiche di un originale e, in alcuni casi, pionieristico contributo critico offerto dalla saggistica italiana (accademica e non) alla lettura di questo autore difficile, che nessuna traduzione e nessuna esegesi sono tuttavia mai riuscite a far entrare nel canone della letteratura brasiliana in Italia.