L’articolo prende in esame la l. 2 agosto 2011 n. 130, che disciplina la possibilità di imbarco di nuclei militari di protezione o di guardie private armate per la protezione delle navi mercantili battenti bandiera italiana in transito nelle aree a rischio pirateria. In particolare, l’Autore si sofferma ad esaminare i più recenti provvedimenti normativi in materia di impiego di guardie giurate a bordo delle navi italiane, come soluzione alternativa all’imbarco di personale milita-re, con riguardo agli aspetti più significativi, quali i criteri di selezione ed i corsi di formazione professionale del personale, l’imbarco e lo sbarco, il trasporto ed il deposito a bordo delle armi, la struttura di comando e controllo che lega l’armatore/operatore della nave, il comandante, il capo delle guardie giurate, le regole per l’uso della forza.
Il ricorso a personale armato come misura antipirateria: l’impiego di guardie giurate private a bordo delle navi mercantili italiane
TELLARINI, GRETA
2014
Abstract
L’articolo prende in esame la l. 2 agosto 2011 n. 130, che disciplina la possibilità di imbarco di nuclei militari di protezione o di guardie private armate per la protezione delle navi mercantili battenti bandiera italiana in transito nelle aree a rischio pirateria. In particolare, l’Autore si sofferma ad esaminare i più recenti provvedimenti normativi in materia di impiego di guardie giurate a bordo delle navi italiane, come soluzione alternativa all’imbarco di personale milita-re, con riguardo agli aspetti più significativi, quali i criteri di selezione ed i corsi di formazione professionale del personale, l’imbarco e lo sbarco, il trasporto ed il deposito a bordo delle armi, la struttura di comando e controllo che lega l’armatore/operatore della nave, il comandante, il capo delle guardie giurate, le regole per l’uso della forza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.